Dimensioni e cabina quasi da auto super sportiva, ma in grado di trasportare semirimorchi fino a 18 metri. Fu questa la “pazza idea” della tedesca Steinwinter, che però rimase solo un prototipo.

2 Settembre 2022 di redazione

A cura di: Daniele Pizzo

Gentile Redazione, girovagando per i social mi sono imbattuto in un’immagine (che allego) di questo strano “trattoresogliola” che sembra uno di quei mezzi che si impiegano negli aeroporti per trainare gli aeroplani, ma di cui non ho trovato molte informazioni in giro. Mi sapete dire di cosa si tratta e quale è la sua storia? Grazie mille in anticipo.

Giovanni B. – Manerbio (BS)

Caro Giovanni, il veicolo è lo Steinwinter Supercargo 20.40 Concept, un prototipo presentato nel 1983 al Salone di Francoforte dall’allestitore tedesco Steinwinter di Stoccarda. Le ragioni che portarono Manfred Steinwinter a concepire a fine anni 70 il Supercargo erano tre: ridurre il carico aerodinamico al fine di limitare i consumi (erano tempi di crisi energetica), migliorare la manovrabilità dei trattori nel traffico e permettere una capacità di carico maggiore utilizzando semirimorchi fino a 18 metri. Il prototipo tedesco, lungo 6,5 m e alto appena 1,17 metri, cioè come una Ferrari o una Lamborghini, si serviva di un motore Daimler OM 442 V8 da 14 litri per 276 CV. Del prototipo all’epoca si interessarono DAF e Isuzu, ma non Mercedes-Benz che pure aveva fornito il propulsore. Pare che lo Steinwinter Supercargo non convincesse del tutto gli autisti per la scarsa visibilità, una certa tendenza al sottosterzo e la posizione fin troppo bassa della seduta nell’abitacolo. I test su strada rivelarono inoltre che non offriva i vantaggi promessi in termini di consumi e che la scarsa superficie frontale provocava il surriscaldamento del propulsore. A porre definitivamente la parola “fine” all’ambizioso progetto fu la legislazione europea, che dal 1990 impose una lunghezza massima dei semirimorchi di 15,75 metri. Un’ulteriore curiosità: il marchio della Steinwinter è un cavallino rampante su sfondo giallo, praticamente identico a quello della Ferrari.

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