Conosciamo da vicino lo Scania 770 S di Egidio Frassi: un V8 da brividi, il più potente di tutti!

2 Dicembre 2022 di redazione

Di Alberto Macchioni

Abituati a ospitare in queste pagine mezzi aerografati con colori strepitosi e illustrazioni dal forte impatto visivo, questo Scania 770 S si presenta come un signore in abito da sera. Certo, la livrea rossa e il nome “Lo stallone camuno” tradiscono un’anima “racing” e aggressiva, ma d’altronde siamo di fronte al re della strada, equipaggiato con un V8 da 16,4 litri, che in poche parole significa una “spremuta” di tecnologia, prestazioni al top e un’efficienza operativa che non ha uguali. Egidio Frassi è stato tra i primi in Italia a mettere le mani sul volante di un 770. Pochi mesi dopo che era stato immesso sul mercato, il trasportatore bresciano non ha perso tempo e l’ha subito ordinato alla Varom, concessionaria Scania di Lodi. Dopo sette mesi, lo stradale più potente è arrivato nelle sue mani e, a maggio 2021, quando nel nostro Paese ne circolavano appena tre, è stato messo in strada. Ma prima di tutto, vediamo di conoscere Egidio Frassi e la sua azienda.

MATERIALI FERROSI – Egidio Frassi è titolare della Effetrasporti con sede a Pisogne. L’azienda è stata fondata dal padre Bruno nel lontano 1976 e gestita fino al 2000, anno in cui alla direzione è subentrato il figlio. Il signor Bruno è rimasto comunque in attività fino al 2018, quando a 68 anni, ha deciso che era il momento di appendere il volante al chiodo. Attualmente la Effetrasporti ha sette dipendenti, tra cui Loretta, cugina di Egidio, che svolge mansioni amministrative. La flotta è composta da sette mezzi, di cui sei Scania e un Volvo, e undici rimorchi. Tra questi, il fiore all’occhiello è senza dubbio il 770 S che Egidio ha guidato personalmente per i primi quattro mesi appena messo su strada, per poi cederlo a un suo collaboratore che moriva dalla voglia di mettersi alla guida. Ed effettivamente guidare quel bestione è un premio! “Se ti metti al volante – racconta Egidio – ti rendi subito conto della distanza che c’è in confronto con tutti gli altri mezzi. Guidarlo è un piacere che non si può spiegare, bisogna provarlo!”.

TANTO LAVORO – Effetrasporti si occupa principalmente del trasporto di materiali ferrosi (per questo servono mezzi potenti) che vengono caricati presso i rottamai di tutto il Nord Italia, soprattutto Lombardia ed Emilia Romagna, e consegnati alle fonderie che gli conferiscono nuova vita. Parallelamente, i mezzi di Egidio vengono impiegati anche per il trasporto di materili edili per il quale sono attrezzati con rimorchi bilaterali. Per il 770 S la giornata di lavoro inizia presto. Tra le quattro e le cinque di mattina si parte per un itinerario che prevede più tappe di carico e scarico, in cui la vasche del ribaltabile vengono riempite e svuotate anche tre volte al giorno, per poi rientrare in serata pronti a ripartire il giorno dopo. La crisi legata al Covid-19, con conseguenti lockdown, restrizioni ed economia che stenta a risalire, non ha fermato il lavoro dell’azienda, ma in qualche momento Egidio si dev’essere sentito solo: mentre ci parlava del suo camion, infatti, ogni tanto si interrompeva e sottolineava la mancanza di appoggio e di aiuti da parte dello Stato. «Durante la pandemia abbiamo fatto i salti mortali per lavorare seriamente, in modo efficiente, senza far mancare mai niente ai nostri clienti, ma di questi sforzi, secondo me, non se n’è accorto nessuno». E questo vale per l’intera categoria. Ma Egidio ha qualcosa in più, questo fantastico 770 S che adesso cercheremo di osservare con attenzione.

CHE VUOL DIRE “CAMUNO”? – Il 770 S di Egidio Frassi è di casa nella bellissima cittadina lacustre di Pisogne e il “camuno” (abitante della Valcamonica) è un chiaro riferimento al territorio di provenienza. E lui è famoso, tanto che non ci stupiamo quando Egidio ci racconta che per strada si girano tutti a guardarlo. Le linee eleganti, armoniose e aerodinamiche del truck svedese sono state trattate con rispetto da Egidio, che ha pensato per il suo 770 S a una serie di interventi di personalizzazione che non ne snaturassero la linea aggressiva e al tempo stesso armoniosa. Tramite la Varom sono stati acquistati una serie di pezzi e accessori originali, tra cui una barra portafari per luci a led, gli scalini per l’accesso in cabina, la griglia anteriore in acciaio e due elementi a maglie esagonali, sempre in acciaio, posizionati ai lati del logo Scania sul frontale, sui quali è stata incisa la scritta “770”. Una serie di profili in acciaio, dove sono alloggiati una sequenza di led bianchi, rossi e verdi, corrono lungo tutti i contorni di questo gigante e ne enfatizzano le linee. Tutto l’allestimento è stato eseguito dalla carrozzeria Madè di Dovera, in provincia di Cremona, dove il 770 S ha sostato per trenta giorni. Sul colore rosso Scania della livrea non sono state realizzate aerografie, perché in certi casi bisogna saper lavorare per sottrazione: levare invece che aggiungere. Perché la potenza del 770 S parla da sola e non c’è nessun bisogno di esagerare. E infatti Egidio è intervenuto applicando soltanto alcune scritte adesive realizzate da un laboratorio di Clusone, in provincia di Bergamo. Sotto la barra portafari, il 770 S si presenta con il suo biglietto da visita: il nome “Frassi” scritto in una bella calligrafia ottocentesca, con in più la scritta “Lo stallone camuno”, che definiscono la doppia anima di questo primatista della potenza, che sa essere anche confortevole, elegante e raffinato. Questo temperamento aristocratico è accentuato anche dal monogramma “F” incorniciato da una corona di stelle, impresso sui due laterali, che ricorda una stemma nobiliare. Egidio ci racconta che il suo camion è dedicato alla mamma, scomparsa un anno fa. Sulla parete posteriore esterna campeggia la dedica alla signora Antonella, con l’omaggio di una rosa rossa. Appena finito l’allestimento, il mezzo è stato fatto benedire e messo su strada il giorno della festa della mamma.

SPAZIO A VOLONTÀ – Gli interni di questo 770 S sono tutti originali. Nulla è stato toccato in questa cabina che offre il massimo in fatto di comfort e organizzazione degli spazi. È un modello CS20H, la cabina più spaziosa del catalogo Scania, con circa 10 m3 di volume, un’altezza da terra superiore ai 2 m e il pavimento piatto. L’ergonomia è stata migliorata spostando il posto di guida in avanti di 6,5 cm e più a sinistra di 2, mentre la plancia e il cruscotto sono stati abbassati, assicurando al conducente una maggiore visuale e di conseguenza maggiore sicurezza. Funzionalità e praticità sono le parole d’ordine seguite dai progettisti Scania. Il sedile del passeggero è reclinabile, riscaldabile e ruotabile verso il centro. Sotto la seduta è presente un comodo vano portaoggetti, mentre di fronte è alloggiato un tavolino reclinabile a scomparsa. Numerose le funzioni e i sistemi a disposizione del conducente, tra cui la frenata d’emergenza, l’adaptive cruise control che monitora la distanza di sicurezza rispetto al veicolo che precede, il controllo elettronico della stabilità, l’allarme di abbandono di corsia, la funzione che controlla il punto cieco e quella che avvisa della presenza degli utenti deboli della strada. Ma quello che conta veramente è il valore di questo 770 S, che certo è fatto di tecnologia, potenza, sicurezza (e convenienza, che non guasta mai), ma che ha anche e soprattutto un fascino unico, di cui Egidio, giorno dopo giorno, è sempre più orgoglioso.

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