Uno Scania R580 acquistato nel 2019 è uno degli ultimi camion personalizzati dalla nota ditta di autotrasporti lombarda “Bruno Valcarenghi”

8 Giugno 2022 di redazione

Di Daniele Pizzo

I suoi camion sono delle vere e proprie “star” delle autostrade e dei piazzali: non c’è autista che non conosca gli inconfondibili camion di Bruno Valcarenghi, il noto autotrasportatore lombardo che purtroppo se n’è andato prematuramente, a 64 anni, nel maggio del 2020. Un grande imprenditore che ha lasciato un’eredità importante, non solo per la sua famiglia, che continua nella attività che lui creò oltre 45 anni fa, iniziando con i trasporti del latte, ma anche per tutta la comunità di questa professione. A proseguire, con la stessa passione, sul solco tracciato dal compianto papà Bruno ci sono oggi Paolo Valcarenghi e la sua famiglia, chiamati a gestire un’azienda che a oggi conta cinque dipendenti e otto veicoli, tutti rigorosamente Scania. «Per lui esistevano solo gli Scania – ci racconta oggi di Bruno sua moglie Lola. – Ogni 4-5 anni, se usciva un modello nuovo, ne sostituiva uno tra quelli più anziani. Bastava che fosse uno Scania, che per lui andava bene». 

FEDELISSIMI A SCANIA – Alla “Valcarenghi Bruno S.r.l” di Truccazzano (MI) apprezzano infatti da anni i trattori del costruttore svedese, soprattutto per la prontezza del motore, la comodità di guida e, non ultima, la cura con cui sono rifiniti. Però, nonostante la fedeltà al marchio scandinavo, non si accontentano mai: ecco quindi che ogni Scania che entra a far parte della scuderia Valcarenghi viene profondamente personalizzato per assumere un carattere unico. Non c’è infatti mezzo della Valcarenghi che non venga sottoposto ad un “maquillage” per diventare un riferimento per gli autisti di tutta Europa e in particolare per tutti quelli che apprezzano il tuning. Sono così popolari che spesso gli Scania della Valcarenghi vengono presi a riferimento dai modellisti, che li riproducono in scala per la gioia degli appassionati di elaborazioni dedicate ai mezzi pesanti. 

NEL NOME DI BRUNO – La fama dei veicoli dell’azienda si deve principalmente al fondatore Bruno, una figura talmente conosciuta e amata che a lui è stato dedicato il trofeo Truck Look di Mantova, che per volere dell’organizzatore Mirko Zapparoli ha assunto la denominazione “Grand Prix Bruno Valcarenghi”. «Questo omaggio è stato qualcosa di davvero molto bello! Sono state tante le dimostrazioni di affetto che abbiamo ricevuto e tutto questo ci ha fatto molto piacere», commenta la signora Valcarenghi. I mezzi della Valcarenghi sono infatti tra i più ammirati dai frequentatori di raduni, che anche Bruno organizzava con contagiosa passione. «Adesso come adesso ne facciamo molti di meno, perché con il tetto alle ore di guida e le 45 ore di fermo il sabato e la domenica non è possibile. Prima ne facevamo tantissimi, adesso solo quando possiamo. È sempre stata una passione di Bruno e di tutti noi», ci spiega ancora Lola.

ECCO “IL BARONE” – Sulle pagine di «Professione Camionista» vi abbiamo più volte parlato dei vari “La Passione”, “Mephisto” e “Blue Shark”, per citare alcune creazioni tra le più note ed applaudite della Valcarenghi. Questa volta è invece il turno di un altro Scania, non meno accattivante, una realizzazione che Bruno Valcarenghi ha commissionato ai suoi partner di fiducia, come sempre curandone personalmente livrea e dettagli. Si tratta di uno Scania R580 che l’azienda lombarda ha acquisito nel 2019, con motore V8 da 16,4 litri da 580 CV e 2950 Nm di coppia massima, abbinato a un cambio a 12 rapporti e due “primini”. Questo trattore, con relativo semirimorchio anch’esso personalizzato, è stato battezzato “Il Barone” ed è uno Scania normalmente impegnato nel trasporto di generi alimentari, prevalentemente in Italia. Come sempre, sia il trattore che il suo semirimorchio sono stati personalizzati e si contraddistinguono per una accattivante livrea che ricorda un po’ quelle “racing” delle moto da corsa. Ma andiamolo a vedere da vicino nel dettaglio…

NERO PROFONDO – La personalizzazione estetica parte dal muso, con una tinta nero profondo che si estende sulle fiancate della cabina per poi intersecarsi con un grigio metallizzato molto brillante (l’effetto, sotto i raggi del sole, è spettacolare) che caratterizza anche il semirimorchio, un robusto Schmitz Cargobull a tre assi di fattura tedesca, sul quale è riportato con un particolare lettering il nome della ditta proprietaria. A intervallare le due tinte principali qualche sprazzo di rosso. La verniciatura è eseguita in modo che i colori sembrino applicati come delle pennellate giganti, quasi dei “graffi” sulla carrozzeria, un motivo particolarmente caro e ricorrente nelle personalizzazioni della Valcarenghi. Sulla sommità della cabina fanno bella mostra una fila di sei fari ausiliari, a cui si aggiungono due fari di profondità che illuminano la strada anche nelle condizioni più proibitive. Luci a led di minore dimensione sono state applicate anche sulla fascia parasole, sul telaietto che regge i fari superiori e sulla griglia. Oltre alle fiancate del trattore, anche le minigonne del semirimorchio sono personalizzate con lo stesso motivo, richiamando il fondo grigio del vano di carico e vivacizzando la zona con altri sprazzi di colore nero e rosso. Il posteriore del vano di carico è un spettacolo nello spettacolo: sui portelloni è stata realizzata un’aerografia che abbina il nome dell’azienda a quella del marchio prediletto e del famoso logo del grifone. Sullo sfondo si intravede una luna, la cui luce si diffonde per dare un effetto di tridimensionalità all’insieme. Impossibile non riconoscere “Il Barone”, anche di notte, grazie alle ventiquattro luci a led posteriori di stop e retromarcia che tempestano la zona del paraurti, alle quali si aggiungono due coppie di piccole luci di ingombro a forma di ala. Non potevano mancare i cerchi, lucidati a specchio e scintillanti.

LA CABINA CON IL TOCCO “VINTAGE” – Il lavoro certosino che è stato eseguitosulla carrozzeria e sul semirimorchio de “Il Barone” della Valcarenghi ha comportato una trasformazione, eseguita con altrettanta attenzione, anche nella cabina, sottoposta alle cure del famoso preparatore “Tappezzeria Giovanni Duraccio” di Ottaviano (NA), notoriamente azienda leader in questo genere di lavori e partner abituale dell’azienda milanese. I colori dei rivestimenti riprendono il tema nero/grigio/rosso della carrozzeria. Pelle nera e Alcantara rossa avvolgono i sedili con impunture a rombi concentrici, così come la tappezzeria del resto dell’abitacolo, che è realizzata nei medesimi materiali ma con lavorazioni diverse: per il cielo e la zona notte è stata scelta una imbottitura di tipo capitonné, mentre il tunnel è rivestito in pelle con lavorazione a impuntura doppia, così come la plancia, dove il pellame si abbina ancora una volta al tessuto Alcantara rosso. L’illuminazione è invece fornita da decine di punti led che, attraverso un comando, possono variare la loro intensità e il colore dell’illuminazione: si può scegliere un rosso in pendant con i colori predominanti di interni ed esterni oppure optare per un accattivante blu elettrico. Un ulteriore tocco personale è stato conferito attraverso le scritte “Valcarenghi”, ricamate sulle tendine oscuranti e nella zona posteriore della cabina. La plancia del “Barone”, su cui sono disposti i vari comandi, è stata invece minuziosamente ridipinta in un grigio che richiama il colore predominante dell’esterno.

COMFORT E TECNOLOGIA – Il tutto ha un aspetto molto moderno che contrasta piacevolmente con un particolare di sapore vintage. Si tratta di un volante d’epoca dalla corona ben più larga rispetto a quanto si realizza oggi, che è stato rimodernato con un piacevole colore rosso e che risulta molto comodo per chi guida. Per adattarlo a questo Scania della Valcarenghi si è resa necessaria una modifica per mantenere i comandi originariamente posizionati sul volante di fabbrica. I pulsanti del Cruise control, del telefono con vivavoce e del volume dell’audio sono stati infatti spostati su una porzione libera della plancia, in una posizione comunque agevolmente raggiungibile dal conducente durante la guida. Naturalmente la cabina è dotata di ogni comfort per passare la notte a bordo, come la branda, il televisore e il frigorifero.

C'è 1 commento

Lascia un commento

qui