Il Brand del Leone, con il TGX Model Year 2022, ha inseguito nuovi traguardi nel campo del contenimento dei consumi. Abbiamo provato su strada, per i nostri lettori, il pesante stradale tedesco in un giorno climaticamente avverso, ma nonostante il pessimo meteo, il risultato non ha deluso le aspettative

7 Novembre 2022 di redazione

Una pennellata di colore – un vivace blu acciaio – sullo sfondo di una piovosa mattinata nell’hinterland milanese. Così ci è apparso il Man TGX 18.510 4×2 BLS nella versione Model Year 2022, ulteriormente potenziata sul piano della trasmissione e dell’aerodinamica, protagonista della nostra prova consumi. Il punto di partenza era la struttura di vendita e assistenza del costruttore tedesco a San Giuliano Milanese (Man Center Milano Sud), da lì siamo partiti in direzione Fiorenzuola (PC) lungo l’autostrada A1. Alfiere della Truck Generation lanciata nel febbraio del 2020, il TGX in questione – con motore D2676, un turbodiesel 6 cilindri in linea da 12.419 cc, da 510 CV (375 kW), e una coppia di 2600 Nm disponibile da 930 a 1350 giri/min – ci mostra a un primo sguardo di meritare appieno la qualifica di “innovativo”.

Il Brand del Leone, con il TGX Model Year 2022, ha inseguito nuovi traguardi nel campo del contenimento dei consumi. Abbiamo provato su strada, per i nostri lettori, il pesante stradale tedesco in un giorno climaticamente avverso, ma nonostante il pessimo meteo, il risultato non ha deluso le aspettative

TELECAMERE PER IL FUTURO – Il MY2022 del Man TGX anticipa il futuro prossimo del Marchio. Si presenta infatti privo di qualsiasi tipologia di specchietto, da quelli retrovisori esterni, agli anteriori, laterali, sino ai grandangolari sinistro e destro. Il sistema OptiView, proposto dal costruttore tra le dotazioni opzionali a partire dallo scorso mese di ottobre, conta cinque telecamere per una panoramica a 180 gradi. Le immagini catturate sono trasmesse in cabina su due grandi display ad alta risoluzione: quello lato driver è leggermente più piccolo di quello dalla parte del passeggero (da 12” contro 15 pollici), accorgimento adottato in ragione della differente distanza di fruizione, data la posizione dell’autista disassata a sinistra. Le lenti sono alloggiate entro supporti retrattili posti al di sopra dei telai delle porte. La colonnina di mercurio non incide sulle performance. In caso di temperature particolarmente rigide le lenti delle telecamere sono infatti riscaldate in modalità automatica, per evitare che si gelino, mentre il flusso d’aria diretto tutt’attorno impedisce alla pioggia, come nel nostro caso, di alterare la nitidezza della ripresa. Filtri anti-abbagliamento contrastano gli effetti del sole basso all’orizzonte o dei fari dei veicoli alle spalle.

LA STRADA A PORTATA DI SGUARDO – Con questi due schermi a trasmetterci l’ambiente che circonda l’autocarro in movimento, l’abitacolo sembra quasi scomparire. Senza ingombranti appendici esterne lo sguardo del driver può correre libero da sinistra a destra. Quando poi la lancetta del contachilometri sale oltre la soglia dei 60 km/h, scatta il passaggio in automatico dalla vista classica – che mostra in quadranti distinti quanto sarebbe visibile attraverso specchietti retrovisore, grandangolare e di avvicinamento – alla vista ravvicinata che amplifica le dimensioni del riquadro dedicato allo specchietto retrovisore. La terza tipologia di vista con cui abbiamo preso confidenza nel corso del nostro giro a bordo del nuovo Man TGX è quella grandangolare, che esclude l’angolo morto. Se selezionata in modalità automatica si attiva sui percorsi cittadini (velocità sino a 50 km/h) nel momento in cui si inserisce la freccia, ad esempio in caso di rotonde, o in fase di retromarcia. Inoltre, se ci fossimo dovuti fermare per i riposi previsti dalla legge o per dormire, l’OptiView ci avrebbe assistito anche come strumento di videosorveglianza a tende chiuse; funzione usufruibile anche da remoto controllando, via App, se qualcuno o qualcosa si stanno muovendo intorno al truck.

UN CONCENTRATO DI SICUREZZA – La presenza dell’OptiView si accompagna a due sistemi di assistenza alla guida che abilitano, insieme con altri, una guida autonoma di Livello 2. Il CruiseAssist si attiva entro i 90 km/h; fa sì che, qualora il traffico si intensifichi e non si possa garantire la distanza di sicurezza dal mezzo che precede, il Man TGX arrivi al completo arresto e alla ripartenza in autonomia, in massimo due secondi. La combinazione con il ComfortSteering corregge la traiettoria nel caso in cui il veicolo esca in marcia dalla corsia di pertinenza. L’altro sistema presente sul pesante stradale del Leone che abbiamo avuto la possibilità di testare è il Lane Change Collision Prevent Assist (LCCP) che avverte il driver qualora lo spostamento del mezzo lo esponga a pericolo di collisione. A completare la dotazione ADAS del truck a nostra disposizione vi sono inoltre l’LCS (Lane Change Support comprensivo di assistente alla svolta), l’LRA (Lane Return Assist), l’ACC Stop&Go, il Man Attention Guard e i fari abbaglianti assistiti.

CONSUMI ANCORA IN CALO – Dopo la contemplazione statica del mezzo lasciamo il Man Center Milano Sud per imboccare, dopo un breve tratto urbano, l’autostrada A1 e verificare se realmente l’autocarro del Leone offra consumi medi più bassi fino a un 3,7% rispetto al prodotto già sul mercato per il settore trasporto a lungo raggio, che era riuscito, a sua volta, ad abbassare la relativa asticella sino a un meno 8%. “The new Man TGX” è la scritta che campeggia su entrambe le fiancate del mezzo, abbinata all’immagine ravvicinata di un felino. Il taglio della foto è sugli occhi, decisamente magnetici, come la nuova silhouette dei fari. Altri elementi riconducibili al muso di un leone si ritrovano nella griglia del radiatore, che vorrebbe richiamare il naso dell’animale, e nelle lamelle cromate, assimilabili alle vibrisse (cioè ai baffi).

TANTE SOLUZIONI, UN UNICO OBIETTIVO – Sotto la nostra lente di ingrandimento finisce, per prima cosa, il cambio TipMatic 12.26 con le quattordici marce complessive – incluse le due retro – il calo nel peso a vuoto (circa 70 kg) e il contestuale incremento del carico utile. Sempre sul piano della trazione e del contenimento della quota di carburante utilizzato, si segnalano alla nostra attenzione l’adeguamento dinamico della coppia, per il cui conseguimento è stato progettato il programma di guida Efficiency Plus; il possibile ricorso all’avanzamento per inerzia (Man EfficientRoll). Quest’ultimo abbassa di 50 giri/min, spostando la trasmissione in folle, le prestazioni del motore D26, riducendone il regime minimo a 550 giri/min in fase di ruota libera su pendenze discendenti. A livello di aerodinamica, sono notevoli i benefici legati alla struttura della nuova visiera parasole, che permette un flusso d’aria ottimale intorno al montante anteriore e sul tetto.

I VANTAGGI DEL TIPMATIC 12.26 – Il viaggio sull’autostrada A1 si snoda tuttavia su un tracciato perfettamente piano. In caso diverso avremmo potuto vedere in opera il Tempomat su base GPS Man EfficientCruise, che imposta uno stile di guida più attento alla spia del serbatoio, sulla base del calcolo operato a partire dalle salite e discese rilevate in un raggio massimo di tre chilometri. La funzione SpeedShifting abbinata alla trasmissione interviene per un rapido passaggio tra le marce 10, 11 e 12, mentre quella SmartShifting sostiene il mezzo in spinta, con un contenimento al massimo delle interruzioni di trazione e, conseguentemente, del consumo di carburante. Il “trucco” è nella nuova sequenza di cambio veloce, che comprende tutti i rapporti. In salita è pronto a entrare in azione il freno motore a controllo elettronico della funzione HSU (assistenza al passaggio a marce più alte), che permette di saltare senza problemi sino a tre rapporti. A questo riguardo, per stabilire il timing di cambio migliore, sono presi in considerazione i dati riguardanti la massa del veicolo, la resistenza all’avanzamento e quanto il conducente stia premendo sull’acceleratore. In previsione di tracciati particolarmente impegnativi per conformazione, come quelli che si trovano su territorio italiano, TipMatic è proposto con il Retarder 35 a cui si deve una coppia frenante massima continua pari a 3500 Nm.

TECNOLOGIA AMICA DELL’AMBIENTE – Spostarsi grazie al regime minimo del propulsore (600 giri/min) mentre ci si siede al volante del Man TGX MY2022 è una possibilità offerta anche a noi, sfruttando un’altra funzione connessa alla trasmissione del pesante stradale concessoci nella versione con cabina intermedia GM. Parliamo dell’Idle Speed Driving, che dopo lo spunto, fa avanzare il mezzo nel traffico senza che si debba premere l’acceleratore. Un “controllo delegato” del mezzo che si ritrova anche al momento della nostra (ri)partenza prima del casello di uscita a Fiorenzuola, quando, una volta rilevato il peso del carico da trasportare, è il truck del Leone a selezionare la marcia a cui ricorrere per mettere in moto. E veniamo all’ultimo punto, a proposito del quale, però, possiamo basarci solo su dati di laboratorio: oltre agli accorgimenti aerodinamici, a favore del dato sui consumi a bordo del Man TGX MY2022 concorrono infine i nuovi lubrificanti scelti dal costruttore tedesco, che riducendo l’attrito all’interno del motore, generano vantaggi immediati e un risparmio tangibile.

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