Il test drive di 114 km in autostrada e su percorsi con curve, tornanti e saliscendi, ci ha indicato che il nuovo Actros è davvero un camion di un altro pianeta.

6 Giugno 2019 di redazione

Il test drive di 114 km in autostrada e su percorsi con curve, tornanti e saliscendi, ci ha indicato che il nuovo pesante Mercedes-Benz è davvero un camion di un altro pianeta.
«Per capirlo, bisogna provarlo!», dicono i tecnici di Mercedes-Benz. Ed è vero, perché, se l’aspetto è più o meno simile a quello degli Actros precedenti, sotto la cabina, il nuovo gioiello Mercedes nasconde tecnologie molto innovative e un sistema di guida autonoma di livello 2. Lo abbiamo provato su strada in occasione di un test drive a Barcellona, durante il quale abbiamo fatto 114 km su un percorso autostradale e su una strada locale piuttosto impegnativa, lungo la quale il PPC (il Predictive Powertrain Control) e l’ADA (l’Active Drive Assistent) hanno governato il camion senza che l’autista mettesse i piedi né sul freno né sul gas.

Il Ppc sui tornanti 

In autostrada, anche con un po’ di traffico, l’Actros ha viaggiato tranquillamente. Infatti, il Predictive Powertrain Control (il PPC) dispone di un GPS che utilizza mappe stradali digitali precise ed è in grado di prevedere incroci, rotatorie e di leggere la segnaletica stradale. In questo modo ottimizza lo stile di guida e gestisce la marcia senza che l’autista debba intervenire. Ma quello che il PPC fa sull’autostrada, si amplifica nei tratti più complicati. Su un percorso di montagna, anche all’autista migliore del mondo può capitare di affrontare una curva a una certa velocità, salvo scoprire che, se si tratta di un tornante, deve per forza frenare e poi riaccelerare. Il PPC, invece, di quel tornante sa tutto e lo affronta nel modo giusto prima ancora che sia visibile, arrivando meno allegro ed evitando quindi la frenata e la ripartenza. In termini di consumi, questo significa un risparmio sensibile (Mercedes parla del 5%), ma in termini di fatica del conducente, si tratta di un vantaggio senza paragoni, perché chi guida deve occuparsi solo del volante e si stanca di meno …

 

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