È stato un test strabiliante. In autostrada a 82 km/h, abbiamo toccato i 4,9 km con un litro

5 Dicembre 2019 di redazione

È stato un test strabiliante. In autostrada a 82 km/h, abbiamo toccato i 4,9 km con un litro, ma – al di là di alcune condizioni favorevoli – è il sistema che funziona e che ha ridotto davvero i consumi (Avevamo già fatto un test del nuovo Actros, per leggere l’articolo clicca qui

Di recente, abbiamo parlato più volte del nuovo Actros. Primo, perché abbiamo fatto diverse prove e ci è sembrato un mezzo davvero all’avanguardia ( Le altre prove cliccando qui), quello che segna la differenza tra un “prima” e un “dopo”. Secondo, perché sul fronte dei consumi, ha dimostrato che la tecnologia aiuta a risparmiare e questo, al di là di tutto, resta un segnale interessante per le aziende (soprattutto quelle piccole) che hanno bisogno di far quadrare i conti al centesimo. Solo che un conto è dire “consuma poco” e un conto è misurare con precisione se è vero o no. Così, abbiamo fatto una prova approfondita e il più possibile affidabile.

Actros Test: il percorso 

Siamo partiti dalla sede di Lainate della Concessionaria Mercedes Merbag. Abbiamo preso la A4 in direzione Torino. Superata Novara, siamo usciti, dopo circa 82 km, a Casale Monferrato e ci siamo diretti  verso Alessandria lungo la Statale dei Cairoli (ex SS 596). Dopo una pausa, siamo tornati indietro e abbiamo imboccato la A26. Abbiamo fatto circa 38 km su questa strada meno facile e poi abbiamo ripreso la A21 verso Brescia e poi la Tangenziale  per tornare al punto di partenza. In totale abbiamo percorso 231 km in 3 ore e 3 minuti, abbiamo consumato 49,41 litri e, per farla breve, abbiamo fatto 4,6 km con un litro. A questo punto dobbiamo chiarire qualche dettaglio…

1. L’Actros sul quale abbiamo viaggiato era un 1845 zavorrato con 44 tonnellate, quindi in condizioni di reale utilizzo.

2. Sull’autostrada, nei primi 82 km abbiamo toccato la spaventosa media di 4,9 km con un litro. Lungo i 38 km sulla Statale la media è scesa a 3,9 e quindi, tornando sull’autostrada, abbiamo recuperato un po’ fino alla media di 4,6 km con un litro.

3. La media che abbiamo tenuto è anche frutto di una velocità impostata a 82 km/h. Un po’ poco. Infatti, faceva piacere viaggiare sulla A26, perché è a 3 corsie e ci consentiva di lasciare spazio al sorpasso degli altri camion che andavano quasi tutti più veloci. È anche vero che questa “media Mercedes” segue una logica indiscutibile: è inutile correre tanto, perché guadagni poco tempo, ma spendi molto di più. Ed effetti prendiamo sul serio i 4,6 km con un litro, come se potessero rappresentare una realtà effettiva per ogni autotrasportatore, perché anche se il mezzo andava piano e il semirimorchio aveva una fantastica sagoma filante, è vero che i risparmi ce li ha consentiti anche (e in buona percentuale) il sistema di guida. In sostanza, l’Active Drive Assist e il PPC, cioè il Predictive Powertrain Control, danno una gran mano nella guida e aiutano davvero a limitare i consumi.

I consumi dell’Actros

Facciamo un esempio. Sulla Statale dei Cairoli abbiamo incontrato un falsopiano in discesa e il PPC ci ha fatto aumentare la velocità fino a 90 all’ora. Perché? Perché il GPS del sistema ha “visto” la salita successiva e ha provveduto a lanciare l’Actros in modo che potesse affrontare con un certo abbrivio la salita che stava arrivando. Un autista, per quanto esperto, non dispone di queste risorse e, inevitabilmente, tiene la media in discesa e, quando arriva la salita, è costretto a spingere sull’acceleratore.  Occhio, però, perché la riduzione dei consumi (nella guida extraurbana) è il frutto di un lavoro d’insieme. Tanto per cominciare, quei famosi specchietti retrovisori che non ci sono più e che – a quanto dice Mercedes – favoriscono i risparmi dell’1,5%. Insomma, se il nuovo Actros consuma meno, il merito è anche di un’aerodinamica migliorata, per esempio, anche nei deflettori laterali concavi e nello spoiler sul tetto che è stato ridisegnato. Poi, però, c’è da segnalare anche l’ampliamento del rapporto strettissimo tra PPC (che controlla il cambio) e Tempomat (cioè il Cruise Control). Come abbiamo visto, il sistema di localizzazione satellitare utilizza mappe stradali digitali precise che contengono dati sulla topografia, il percorso, gli incroci, le rotatorie e sulla segnaletica stradale. E fin qui sapevamo tutto…

Actros: migliora il cruise control 

Ora, però, il Cruise Control – che prima regolava lo stile di guida in salita o in discesa – è in grado di intervenire anche su tratti extraurbani con molte curve, con l’obiettivo di garantire il maggior risparmio di carburante possibile, supportando al meglio il conducente. Inoltre l’interazione tra PPC e il sistema di mantenimento della distanza migliora l’efficienza dei consumi, perché fornisce informazioni sui veicoli che precedono, in modo che il Predictive Powertrain Control possa pianificare al meglio le cambiate delle marce e le variazioni di velocità.

In conclusione, questi 4,6 km con un litro li prendiamo con prudenza, ma anche con una considerazione definitiva: questi risparmi non vengono fuori perché c’è un autista particolarmente bravo, ma perché ci sono stati interventi aerodinamici sostanziali e c’è un’integrazione dei sistemi (PPC, Tempomat, Active Drive Assist ecc.), che consentono consumi davvero competitivi.

 

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