Un test al Circolo Polare Artico per valutare gli effetti dell’illuminazione in cabina
Un team di otto ricercatori Dailmer ha condotto delle ricerce per verificare gli effetti di una illuminazione supplementare in cabina. Per condurre l’esperimento, hanno guidato nella notte del gelido Circolo Polare Artico con la testa ricoperta di elettrodi e, alla fine, sono riusciti a verificare che la giusta illuminazione di una cabina ha ottimi effetti sul cervello di un conducente.
I test sono stati condotti in Finlandia, e i camionisti si sono alternati per una settimana alla guida di un Mercedes-Benz Actros, prima con luce convenzionale, poi con un’illuminazione ausiliare, la Daylight +, un dispositivo dei tecnici Dailmer per diffondere una luce naturale diurna all’interno della cabina. Questa luce, così tecnologica, avrebbe effetti incredibili: prima di tutto influisce positivamente sulle prestazioni dell’autista, e quindi sull’umore.
La luce influisce davvero sul conducente? La ricerca dice di “sì”
L’idea dei tecnici Dailmer, è nata durante uno studio del sonno all’Università di Regensburg, nel tentativo di iniziare numerosi progetti che potessero migliorare le condizioni di lavoro e di vita degli autisti di camion. Così, è stato scoperto che soltanto una minima percentuale di luce diurna raggiunge i conducenti all’interno della cabina. La scoperta, ha fatto sì che la ricerca prendessa il via, al fine di migliorare una volta per tutte le condizioni lavorative dei camionisti.
Al termine delle ricerche, durate due settimane, (durissime, alle gelide temperature finlandesi) i singoli autisti sono stati “intervistati” e ogni ricerca è stata condotta in base alle diverse peculiarità degli autisti e in base alle esperienze delle settimane precedenti annotate da ognuno. Tutti gli autisti si sono espressi più che positivamente sull’uso della tecnologia Daylight +, dicendo di aver percepito e avendo testimoniato uno spazio molto più confortevole all’interno del camion.