Parla l’autista che ha guidato l’Actros su cui è stato girato Drive me home, il film dedicato alla vita (particolare) di un camionista internazionale

3 Ottobre 2019 di redazione

Parla l’autista che ha guidato l’Actros su cui è stato girato Drive me home, il film dedicato alla vita (particolare) di un camionista internazionale. Peccato che il nostro amico ha dovuto fare i salti mortali per mettere in difficoltà il suo Mercedes…

Drive Me Home e l’Actros 

È stata un’avventura pazzesca… camion e cinema messi insieme, per un film intenso, potente, ma che Mauro Vedovello, l’autista che ha guidato il camion “di scena”, ha affrontato come una vera e propria sfida.
La storia del film è semplice: Marco d’Amore fa la parte di un camionista internazionale che parla inglese, fiammingo e tedesco. Il suo incontro con un vecchio amico d’infanzia, Vinicio Marchioni, diventerà l’occasione per un lungo viaggio in camion attraverso l’Europa fino alla Sicilia. «Io – ci spiega Mauro Vedovello – vengo da Vicenza, faccio trasporti internazionali. Ho portato a lungo barbabietole da zucchero e guido un Atego che mi dà molte soddisfazioni, ma un film vero e proprio ti coinvolge in modo straordinario…». L’Actros – messo a disposizione da Mercedes Trucks Italia – è ancora quello della generazione precedente, per intenderci ha ancora gli specchi retrovisori esterni, ma resta comunque un mezzo eccezionale.

 

Mauro Vedovello, il vero autista dell’Actros

«Sì – ci racconta Mauro – ho dovuto inventarmi un sacco di trucchi. A un certo punto, durante le riprese, dovevo far sbandare l’Actros e, ovviamente, quello non sbandava nemmeno un po’. Allora, ho deciso di sabotarlo: ho staccato la cannetta dell’aria dei freni, ho tirato il freno a mano ed è venuta una scena veramente drammatica!». Ma non basta, perché nel copione del film, c’era anche un incidente. «Lì – spiega Mauro – è stato difficile, ma alla fine ho intraversato il semirimorchio e ho addossato il trattore alla montagna… ed è sembrato davvero un incidente». «Ma l’aspetto più bello – continua Mauro – riguarda la collaborazione con gli attori, che è stata fantastica: Marco D’Amore si è trasformato in un camionista vero e anche Vinicio Marchioni mi aiutato per tutte le riprese. Per questo, è venuto un film formidabile, che – a parte i dettagli della storia – racconta fedelmente la vita dei camionisti internazionali!».

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