Il Model Year 2022 del Man TGX, erede della “new generation” 2020, è stato ulteriormente rinnovato nell’estetica ma soprattutto migliorato nell’efficienza e nella tecnologia, con novità che settano nuovi standard per il segmento. Ve lo raccontiamo nella nostra prova

22 Agosto 2022 di redazione

Di Marco Paternostro

Il Man TGX Model Year 2022 si presenta come un miglioramento generale del modello precedente, soprattutto sotto l’aspetto tecnologico e dei consumi. Non a caso nella versione 18.510 con motore D26 da 510 cavalli, oggetto della nostra prova, il nuovo TGX si è aggiudicato all’ultima edizione di Ecomondo, nella categoria Tractor, il titolo di “Sustainable Truck of The Year 2022”. Un riconoscimento ottenuto proprio grazie alla maggiore efficienza della cinematica e alla migliore aerodinamica, che hanno portato a una ulteriore riduzione dei consumi e delle emissioni. Per la nostra prova del nuovo Man TGX 2022 ci siamo spostati a Marzaglia (MO), presso il circuito di Modena, dove abbiamo potuto toccare con mano le novità e testarle in piena sicurezza. Abbiamo scelto di provare il trattore TGX 18.510 con semirimorchio, sia in versione con specchi retrovisori tradizionali, sia con “Opti- View”, così da avere un confronto diretto sulle potenzialità del nuovo sistema.

OCCHIO ATTENTO ALL’AERODINAMICA – Esteticamente troviamo una nuova visiera più aerodinamica in grado di ottimizzare i consumi dello 0,2%. Visiera che viene declinata anche sui prodotti standard, con cabine GX e GM, mentre prima era fornita solo sui veicoli in versione Individual. Salendo a bordo apprezziamo subito la facilità dell’accesso, dovuto all’ampia apertura dello sportello e al ridotto ingombro del pannello interno, che consente un migliore appiglio all’apposita maniglia. Inoltre, all’interno dello sportello lato guida, in posizione accessibile da terra, è presente il sistema “EasyControl” con quattro pulsanti configurabili dal cliente, che replicano alcuni comandi in cabina come ad esempio il comando dell’“hazard” delle frecce. A bordo troviamo regolazioni in profondità e altezza di volante e sedile, che permettono di trovare con facilità una posizione di guida ottimale. Tra l’altro il volante si può portare completamente in avanti per agevolare l’uscita, così come il sedile che si può abbassare al massimo sgonfiando tutto il soffietto. Tuttavia, nonostante ci siano nove combinazioni di cabine, restiamo ancora in attesa di vederne una con il tunnel motore piatto.

A TUTTO SCHERMO! – All’interno del TGX MY2022 di sicuro gli schermi non mancano, abbiamo quello da 12,3” per la strumentazione digitale, di chiara e facile lettura in qualsiasi condizione di luce, poi al centro spicca quello del sistema multimediale – da 7” o da 12,3” – e nel caso si scelga il sistema “OptiView” si hanno due ulteriori display da 12” e 15” posti sui montanti. Tutta la plancia è realizzata ergonomicamente su due livelli distinti, con un piano dedicato ai monitor, separati soltanto dalla leva del freno a mano elettronico, e un livello inferiore dedicato ai pulsanti. Nella consolle centrale, orientata verso il guidatore, oltre al sistema di intrattenimento si trovano prese USB e a 12 volt, i comandi del climatizzatore automatico, oltre a una serie di pulsanti programmabili, mentre più in basso, a portata di mano, è presente il selettore dello “SmartSelect” con il quale si interagisce con l’infotainment senza distogliere lo sguardo, come invece accade se si è costretti a cercare i comandi touch a schermo, che sui pesanti Man volutamente non ci sono. Con la cabina più grande, la GX, ci sono a disposizione ben 1148 litri di spazio, distribuiti anche nei cassetti nella parte inferiore della consolle centrale o accanto al frigorifero, sotto il letto. Da qui tramite telecomando è possibile comandare alcune funzioni come la radio o il climatizzatore o ancora attivare le telecamere del sistema “OptiView” e la videosorveglianza durante la sosta.

STABILITÀ IN CABINA E OTTIMO ASSETTO – In movimento, il motore D26 da 510 cavalli, rispetto al più potente D38 da 640, risulta più silenzioso a tutto vantaggio del comfort di marcia, ma si potrebbe fare ancora meglio in termini di isolamento acustico e vibrazioni a pieno carico. Ciò che colpisce maggiormente alla guida è la quasi completa assenza di sibili e spifferi, sia per la visiera rinnovata, sia per le telecamere che sostituiscono gli specchi. Notevole anche la stabilità del mezzo, che ha un rollio davvero contenuto, merito del telaio e dell’assetto che lavora bene già a partire dalle sospensioni anteriori a balestra, senza necessariamente dover ricorrere a quelle pneumatiche che sono comunque disponibili. Inoltre abbiamo apprezzato la taratura dell’ESP, che interviene prontamente ma in modo discreto, senza che il conducente se ne accorga, evitando brusche pinzate o tagli di potenza. Lo sterzo, rispetto ai primi modelli del 2020, è stato tarato perfettamente in modo da non risultare troppo pesante e non affaticare il conducente e allo stesso tempo trasmettere un buon feedback a livello di direzionalità e precisione. Purtroppo non abbiamo ancora potuto mettere alla prova la nuova trasmissione 12 marce Traxon più reattiva e moderna rispetto all’attuale 14 marce TipMatic di origine Scania. Comunque ci siamo trovati bene con il selettore del cambio, posto a destra della colonna di sterzo, molto compatto ed ergonomico che combina la possibilità di agire sul retarder e sulla selezione manuale delle marce, oltre ad accedere ad altre funzioni come le modalità di guida.

SI RISPARMIA CON LA COPPIA DINAMICA – In combinazione con il programma di guida “Efficiency+”, disponibile a richiesta, viene fornita anche la funzione “coppia dinamica” del motore che adatta il momento torcente alle reali condizioni di utilizzo, senza la necessità di erogare sempre il massimo della coppia, ad esempio quando si viaggia scarichi. Per capirci, dai 2600 Nm erogati dal motore D26 (510 CV) che abbiamo provato, si scende a 2100 Nm. Questa soluzione fa la parte da leone sull’efficacia della catena cinematica, portando una riduzione del consumo del 2,4%. Altra funzionalità interessante è data dal programma “EfficientRoll”, che in fase di “veleggio” sposta il cambio in folle sfruttando l’inerzia, ad esempio in discesa, riducendo il regime di rotazione del motore a 550 giri contro i 600 precedenti. Infine, tra i sistemi ADAS ci è piaciuta l’intelligenza del mantenimento della traiettoria, che tramite il navigatore si attiva soltanto in autostrada o su strade statali con delimitazioni strutturali delle corsie di marcia, mentre su tratti non idonei, come le curve strette, si disattiva automaticamente.

SICUREZZA – Continuando con i sistemi di sicurezza offerti da Man sul TGX, troviamo il “Turn Assist” già presente sul modello 2020, con il radar che interviene durante le svolte a destra individuando potenziali ostacoli, ora implementato dal LCS (Lane Change Spot), che avverte qualora sopraggiunga un veicolo, da sinistra o destra, all’interno di una fascia d’ingombro di 80 m dietro, 8 in avanti e 4,5 sull’esterno. Il sistema accende a mano a mano una serie di led presenti sui montanti laterali a seconda del crescente pericolo, fino a un imperioso avviso acustico. In aggiunta, sul MY2022 ha debuttato il sistema LCCPA (Lane Change Collision Prevention Assist), che è abbinato al “Comfort Steering”. Il nuovo sistema è l’evoluzione dell’LCS e si integra con gli altri sistemi per ottenere una guida autonoma di livello 2. Infatti, oltre a fornire un avviso visivo per un veicolo che sopraggiunge e si appresta al sorpasso, assiste il conducente a rientrare nella corsia di marcia nel caso l’abbia abbandonata involontariamente, riportando il veicolo al centro, oppure effettua uno sfalsamento laterale in caso di traffico, e infine, negli incolonnamenti, porta autonomamente il mezzo verso la linea di demarcazione destra per creare un corridoio d’urgenza utile per il passaggio dei mezzi di soccorso.

FRENATA AUTOMATICA E RIPARTENZA – Di conseguenza il nuovo “OptiView” è abbinato, al posto dell’LCS, al sistema LCCPA che, invece dei led sul montante, illumina i bordi degli schermi interni fino a evidenziarli completamente in giallo in caso di potenziale impatto, avvertendo del pericolo. Sempre all’interno del capitolo sicurezza, come evoluzione del “Traffic Jam Assist”, è stato introdotto il Man “CruiseAssist”, che adesso interviene da 0 a 90 km/h e non più, come faceva prima, fino a 60 km/h, assistendo così il conducente su tutto il range di velocità. A completare la dotazione è la frenata automatica fino all’arresto del veicolo, con ripartenza entro 2 secondi se è impostato il Cruise Control Adattivo. Sul fronte dell’efficienza, poi, il TGX non è secondo a nessuno, e lo dimostrano i dati: già nella generazione precedente con motore D26 i consumi erano diminuiti dell’8,2%, ora con tutte le novità introdotte nel MY2022, si scende ancora di un ulteriore interessante 3,7%.

NUOVO CAMBIO TRAXON – Come detto, il motore da 12.4 litri D26 da 510 CV è stato rivisto e abbinato al nuovo cambio Traxon 12 marce (che purtroppo non abbiamo ancora potuto provare) che da solo contribuisce a una riduzione del consumo dell’1%, subentrato al precedente TipMatic 14 rapporti. Oltre all’introduzione della funzione “Smart Shifting” per velocizzare le cambiate in salita, e della “EfficientRoll” che abbassa ulteriormente i consumi dello 0,1%, il cambio Traxon vanta una tara ridotta di circa 80 kg, un fattore molto ricercato dal cliente.

DRUDI PERFOMANCE, AL TOP DEGLI ALLESTIMENTI – Concludiamo l’excursus sulle novità dicendo che la gamma 2022 del TGX adesso comprende sette allestimenti, tra cui l’inedito Drudi Performance, una personalizzazione al top di gamma che si pone un gradino sopra il Lion S introdotto nel 2021. Realizzato in collaborazione con Aldo Drudi, noto designer del motorsport e non solo, infatti gli appassionati di motociclismo lo hanno apprezzato per i caschi disegnati soprattutto per Valentino Rossi ma anche per Kevin Schwantz o di recente per Fabio Quartararo, vincitore del Mondiale MotoGP. In questo caso, per il TGX Drudi Performance, Man ha sviluppato una livrea e interni specifici che rappresentano ed esaltano la storia del brand tedesco, ottenendo così un prodotto già richiesto dalla clientela, che si presenta con un design elegante ma non sfacciato.

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