Di Ottavia E. Molteni
Una silhouette filante e aerodinamica. È la primissima impressione ricavata a fronte della nuova generazione – la seconda dopo quella del 2012 – del Mercedes- Benz Citan (nome nato dalla fusione delle parole “City” e “Titan”), il van di taglia small della Stella arrivato a fare compagnia, nel segmento, al Vito (categoria midsize) e allo Sprinter (large). Nostro compagno di viaggio lungo le vie del quartiere in grande espansione di HafenCity, in occasione del test drive organizzato in Germania, ad Amburgo, è stato il Citan nella versione 112 CDI Furgone, dotata del più potente tra i diesel a iniezione common rail, ovvero il 1.461 cc con i suoi 116 cavalli, tra quelli disponibili in questa prima fase: gli altri sono il 108 CDI da 75 CV e il 110 CDI da 95 CV. L’offerta a benzina, che completa il pacchetto, comprende il 110 e il 113, entrambi con il 1332 cc, con potenze rispettivamente di 103 e 131 CV. Tutti i motori sono di classe Euro6D, turbocompressi e abbinati alla funzione Start/Stop. Ridotti i consumi, compresi, nel nostro caso, tra i 5,3 e i 5,8 l/100 km, così come pure le emissioni di CO2 racchiuse tra 138 e 153 g/km. Il nuovo Citan 112 CDI, equipaggiato con cambio manuale a sei marce – su richiesta si può però avere anche la trasmissione a doppia frizione a sette rapporti DCT – può contare sulla funzione aggiuntiva Overpower/Overtorque. Entra in azione in fase di sorpasso, regalan do un aumento temporaneo di potenza e coppia, che salgono rispettivamente a 121 CV e a 295 Nm, rispetto ai 270 Nm massimi di base a 1750 giri.
DESIGN DISTINTIVO E CONNETTIVITÀ – Prima di salire a bordo diamo uno sguardo al veicolo per apprezzarne le proporzioni equilibrate e gli elementi che denotano il tipico DNA Mercedes: dalla griglia frontale, più grande, con tre lamelle e il logo del Marchio tedesco al centro, ai fari anteriori piatti, sino alle linee di cintura “muscolari” e ai passaruota in evidenza a cui è ancorata in parte quell’idea di forza che nella mente dei progettisti era chiamata a combinarsi con “sensualità” ed “emozionalità”. Il profilo del nuovo Citan è percorso da forme nette e le linee si presentano ridotte, a tutto vantaggio dell’espressività delle superfici. Da notare l’inserimento, nella parte inferiore del frontale, di una griglia che va a raccordarsi con i fari fendinebbia. Si ricava nel complesso una sensazione di armonica robustezza.
GLI INTERNI – Apriamo la portiera del conducente e ci accomodiamo sul sedile, sottoposto a un particolare studio su struttura e materiali per accentuarne comodità ed ergonomia. Uno sguardo al volante permette subito di notare i tanti comandi “touch control” a sinistra e a destra delle tre razze, collegati sia al sistema di infotainment MBUX (Mercedes-Benz User Experience) – disponibile su richiesta – sia agli ausili avanzati per la sicurezza del driver (ADAS). Il display “touch screen” da 7 pollici, dall’utilizzo facile e intuitivo, apre a una galassia di servizi che sfruttano la Rete. Nella funzione di navigazione, ad esempio, la connettività abilita l’informazione in tempo reale sullo stato del traffico (Live Traffic Information). Le destinazioni possono essere inserite ricorrendo al codice a tre parole del sistema “what3word”. Si segnalano inoltre la presenza dell’assistente vocale “Hey Mercedes”, dell’offerta “Mercedes me connect” e la possibilità di integrare sia Apple Car Play/Android Auto (per smartphone), sia le radio digitali DAB e DAB+.
SICUREZZA E RESISTENZA – La dotazione degli ADAS vede compreso di serie lo stabilizzatore in caso di vento laterale (Crosswind Assist) che non abbiamo avuto modo di testare, vista la giornata di sole; l’aiuto nelle partenze in salita (Hill Start Assist); il sistema di segnalazione dell’affaticamento (Attention Assist) e la chiamata d’emergenza Mercedes-Benz. Oltre alla struttura resistente della carrozzeria, ai sette airbag e ai sistemi obbligatori come l’ABS e l’ESP, la sicurezza del veicolo può sfruttare, tra gli altri, il “pacchetto parcheggio posteriore”, con la telecamera che si attiva non appena viene inserita la retromarcia. Davvero utile. Il comportamento di marcia perseguito e sperimentato – dinamico, preciso e stabile, anche con il vano posteriore decisamente “appesantito” – beneficia della taratura completamente rivisitata degli organi meccanici del telaio.
FUNZIONALITÀ E MANOVRABILITÀ – Il Citan Furgone affidatoci, con allestimento Base (quello più ricco è denominato “Pro”), si caratterizza per un’architettura compatta che nasconde una volumetria di carico altamente funzionale in abbinamento a uno spazio generoso a disposizione di conducente e passeggero. Le dimensioni ridotte dello small van Mercedes (4498 mm di lunghezza x 1832 di larghezza e 1859 mm di altezza), comuni al Tourer, si abbinano a un volume utile sino a 2,9 metri cubi e a una capacità di carico massima di 782 kg, cresciuta rispetto alla prima generazione del modello. Le porte scorrevoli ad ampia apertura, sul nostro veicolo presenti su entrambi i lati, hanno una sezione larga 615 mm e alta 1059 mm, e il piano di carico ribassato per facilitare il carico della merce a soli 59 cm da terra, sono accorgimenti studiati per agevolare chi vive al volante per lavoro. Così come il portellone posteriore che, nel Citan Furgone in prova, sostituiva le ante delle porte doppie. Grande la varietà di utilizzi professionali, prevalentemente in contesto urbano, per i quali il nuovo arrivato appare candidabile. Un esempio? L’ultimo miglio per il settore della distribuzione.