23 Marzo 2021 di Alessandro Bottero

A lanciare l’allarme è Paolo Uggè, il vicepresidente di Conftrasporto, che auspica una modifica di questa penalizzante restrizione, proprio verso i nostri “Eroi del Lockdown” che a costo di mettere a rischio la propria salute, nel periodo più buio di questo 2020, hanno continuato imperterriti a trasportare derrate alimentari, beni di prima necessità, materiali sanitari e tanto altro, permettendo alle persone bloccate in casa o nei propri comuni di avere comunque a disposizione tutto quello che è necessario per vivere senza ristrettezze o ulteriori angosce. 

“Se confermato, sarebbe grave!”

“Se le ipotesi contenute nei provvedimenti del nuovo Dpcm fossero confermate, sarebbe grave – ha tuonato Paolo Uggè, che presiede anche la Federazione degli Autotrasportatori Italiani – qui è in gioco la dignità delle persone, in particolare di una categoria che, dall’inizio dell’emergenza, ha sempre garantito l’arrivo dei generi alimentari, dei dispositivi medici e dei medicinali sugli scaffali dei supermercati, negli ospedali e nelle farmacie. Un servizio indispensabile ai cittadini, per il quale gli autotrasportatori si sono sempre adoperati senza risparmiarsi. Abbiamo sollevato la questione anche nei ‘social’ perché il problema riguarda tutti noi. Chiediamo che, se non già avvenuto in queste ore, si provveda a modificare quel capitolo assicurando l’apertura dei punti di ristoro anche lungo le strade statali e di grande percorrenza, come da noi richiesto nelle scorse settimane”.

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