Sta tornando la crisi? Qualcuno, guardando i dati statistici, dice di sì, qualcuno, guardando in casa propria, si sente al sicuro, ma tutti osservano con attenzione il 2019

1 Marzo 2019 di redazione

Professione Camionista a Transpotec Logitec

Grandi risultati per l’edizione 2019 di Transpotec Logitec, la più importante manifestazione italiana dedicata a trasporti e logistica; la manifestazione si è conclusa domenica con una crescita di visitatori pari al 35%. Transpotec Logitec non è stato un momento solo espositivo, ma una imperdibile occasione di business tra operatori privati, pubblici e realtà istituzionali.  Oltre 40.000 visitatori hanno potuto valutare le offerte di 406 aziende espositrici, in forte aumento rispetto all’edizione 2017 (+23%). Massiccia la presenza di grandi costruttori: Mercedes-BenzMAN, Scania e DAF per i mezzi pesanti e CitroënOpel, FIAT Professional, Isuzu, Ford, Peugeot, Volkswagen Veicoli Commerciali, MAN,Mercedes-Benz per i leggeri.

Transpotec Logitec: le previsioni degli operatori per il mercato 2019

Sta tornando la crisi? Qualcuno, guardando i dati statistici, dice di sì, qualcuno, guardando in casa propria, si sente al sicuro, ma tutti osservano con attenzione il 2019. E ognuno ci spiega il suo punto di vista. L’Unrae (l’unione rappresentati veicoli esteri) ha cominciato un’accanita battaglia per ottenere dal Governo incentivi per il rinnovo del parco circolante e per questo ha diffuso dati che fanno pensare a una crisi imminente. Sulla base dei dati del Ministero dei Trasporti, il mercato dei veicoli da 3,5 ton in su, nel solo mese di gennaio ha perso il 9,9% delle immatricolazioni. In sostanza, nello stesso periodo del 2018, erano state immatricolate 2.380 unità, mentre quest’anno solo 2.145. I veicoli pesanti sono scesi del 9,8%. Insomma, i grandi Costruttori temono un periodo di difficoltà. Ma anche altri si aspettano una leggera frenata, determinata per esempio, dal rallentamento della ripresa economica e dall’incertezza politica (attenta all’elettrico e un po’ meno al mondo dei trasporti). Ma come si preparano le aziende al “ritorno della crisi”? E come la vedono i manager che devono fare tutti i giorni i conti con una realtà che non si prospetta facile? Lo abbiamo chiesto direttamente a loro…

 

MICHELE MONTALTO Commercial Vehicles Staff Operation Manager
«Noi – spiega – non siamo troppo preoccupati per il 2019. Secondo le nostre stime dovremmo andare più o meno come l’anno scorso e, se anche dovesse esserci una contrazione, noi siamo in grado di recuperare terreno in particolari nicchie di mercato. Il nuovo Transit presentato al Transpotec ci offre molte opportunità interessanti e inoltre potremo lavorare sul tema degli allestimenti perché la versatilità dei nostri mezzi ci consente di proporre al mercato un’offerta davvero interessante».

MAN TRUCKS & BUS ITALIA MATTEO DE MARCHI Head of Vans
«Con il nuovo TGE – afferma – abbiamo ottenuto risultati di vendite superiori alle aspettative, ma se dovesse esserci una crisi più preoccupante di quella che al momento si intravede, noi siamo in grado di affrontare la sfida con serenità, perché la qualità del prodotto non si discute, ma lavorando anche accanto al cliente per rispondere positivamente alle sue esigenze. La nostra offerta di servizi e il dopo vendita ci mettono davvero in condizione di crescere anche in un mercato in contrazione».

PEUGEOT AUTOMOBILI ITALIA GIULIO MARC D’ALBERTON Responsabile Comunicazione
«Veramente – sorride – noi la crisi non la vediamo così nera. Il mercato potrebbe avere una flessione, ma per quanto ci riguarda siamo in grado di ripetere le stesse performance dell’anno scorso. L’unico problema è il pericolo di sovrapposizioni con gli altri marchi del Gruppo, ma sia con Citroen che con il nuovo arrivato Opel, siamo riusciti a offrire mezzi diversi per ogni segmento di mercato e poi, il nostro Peugeot Partner non appena è arrivato ha conquistato subito il titolo di Van of the Year 2019, che ci ha confermato che siamo sulla strada giusta!».

VOLKSWAGEN GROUP ITALIA DANIELE TONIOLO Marketing Manager Veicoli Commerciali
«Non siamo molto preoccupati da eventuali contrazioni di mercato – chiarisce – anche perché per ora non abbiamo avuto cali. In ogni caso, la nostra straategia è quella che abbiamo mostrato al Transpotec dove abbiamo portato 5 Crafter, tutit uguali e tutti diversi, pronti per rispondere alle esigenze di ogni cliente. Per rispondere alla minaccia di un futuro (forse) difficile noi proponiamo soluzioni sartoriali, con allestimenti su misura, ma che alla fine tornano. Infatti, è inutile vendere al cliente un mezzo, per esempio, con il doppio della portata che gli serve. Se gli offriamo il van giusto, lui risparmia e rimane più soddsfatto. È interesse suo, ovviamente, ma è anche il nostro!».

MERCEDES-BENZ ITALIA LUIGI SERAFINI Responsabile Fuso Canter Italia
«Lo scenario – dice – non è tragico. Noi prevediamo di vendere come l’anno scorso, forse un po’ meno, ma Fuso sta andando in controtendenza e qui da noi sta conquistando un posto rilevante, anche perché si tratta davvero di un mezzo in rampa di lancio. Certo, siamo consapevoli che non possiamo produrre mezzi pesanti elettrici per portare 44 tonnellate, ma per le consegne urbane (soprattutto per chi ha giri fissi) l’elettrico va benissimo. Insomma, si tratta di adeguare il tipo di mobilità alle effettive necessità del cliente. E infatti, a fine anno, usciremo con il Canter 100% elettrico».


DKV EUROSERVICE ITALIA MARCO BERARDELLI Managing Director
«Per capire bene la situazione – spiega – bisogna valutare alcuni megatrend che hanno una particolare influenza sul mercato. Il primo riguarda la digitalizzazione che consente di regolare le complesse modalità della logistica dei trasporti. C’è poi un secondo megatrend che riguarda la dematerializzazione dei dati, che sono sempre più on line e non hanno più bisogno di documenti cartacei o denaro contante ecc. Infine noi ci occupiamo di un terzo scenario, quello dei metodi di pagamento relativi, per esempio, alla carta carburante. Per questo noi non guardiamo all’oggi o al 2019, ma abbiamo preparato un piano che andrà avanti fino al 2025 e che segue i megatrend che abbiamo identificato. Solo una pianificazione attenta alla realtà generale (e non solo alle realtà locali) ci può consentire passi avanti di lungo respiro».

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