2 Aprile 2021 di Alessandro Bottero

QUANDO IL SOGNO DIVENTA REALTÀ

Nel nostro tour per conoscere chi tutti i giorni “macina” chilometri di asfalto, abbiamo incontrato nei pressi di Frosinone Tony Finocchio. Il suo sogno sin da bambino di guidare i camion è diventato realtà e da circa dieci anni attraversa quotidianamente l’Italia da Nord a Sud, fiero di essere al volante del suo autoarticolato Volvo

Guidare i camion è un mestiere duro che richiede molti sacrifici, tanti giorni fuori, lontano dalla famiglia e soggetto a diversi rischi, ma chi lo fa con passione supera questi ostacoli. Ne abbiamo avuto la riprova incontrando Tony Finocchio, il nostro “Padroncino del mese”, che con molta disponibilità ci racconta la sua storia professionale di autista ma anche di uomo, marito e padre. Anche se il suo sogno sin da bambino era guidare i camion, il padre era un camionista, Tony inizialmente lavora come capo filiale per una catena di discount. Ma la sua voglia di cambiare, spinta dalla sua ambizione e dal quel vecchio sogno che costantemente ritornava, gli fa decidere di mollare tutto e di acquistare il suo primo autoarticolato. “Lo faccio per spirito di avventura e per la voglia di stare fuori, ma è un tipo di lavoro che non puoi fare se non sei appassionato”, ci racconta. 

La scelta di cambiare lavoro è accolta con un po’ di scetticismo dalla moglie Doriana e dalle figlie Angelica e Ludovica, ma quando hanno iniziato a vedere Tony sereno e contento hanno appoggiato completamente questa sua nuova avventura. Viene prima assunto dalla ditta Valleriani, che lo forma come futuro professionista del trucking, poi diventa imprenditore di se stesso acquistando il suo primo Volvo e ora, forse, è in procinto di acquistarne un secondo. Valleriani lo supporta sin da subito nella scelta del tipo di veicolo più idoneo da acquistare. Poiché posseggono solo bilici e motrici, la scelta cade su autocarro con biga, più versatile e polivalente dal punto di vista logistico e commerciale. Grazie a questo tipo di veicolo, come dice Tony, “possiamo raggiungere anche le piccole aziende, cosa che sarebbe impossibile senza avere la motrice, anche se questo richiede molto più impegno. È un tipo di lavoro diverso, più laborioso rispetto al bilico, ma noi lo facciamo con passione”. Inoltre, la scelta di prendere un Volvo si è rivelata negli anni la più giusta per la loro affidabilità e per i loro consumi (3,7/3,8 l/km). Valleriani ha sempre avuto Volvo e, come si dice, “il primo amore non si scorda mai”. La sua linea giornaliera lo porta a caricare a Roma o in Campania per poi dirigersi a Nord, da Torino a Venezia, rispettando i turni e le soste che la legge impone. Dopo il difficile periodo delle chiusure di marzo 2020, dove le perdite sono state di circa il 30%, Tony oggi è abbastanza soddisfatto del non avere avuto un grosso calo di fatturato nel post-lockdown e afferma: “Le aziende sono aperte e tutto sommato stiamo lavoricchiando, non ci possiamo lamentare”. E questo è l’auspicio che facciamo a tutti i professionisti del settore e non solo: continuare a fare il proprio lavoro con passione ma anche con risultati economici soddisfacenti, nonostante le avversità del momento

Lascia un commento

qui