Arrivò nel 1993 e fu una sorpresa per tutti: portava innovazioni e punti di vista mai considerati. Tanto che alla fine cambiò del tutto il mondo dei trasporti.
Grande festa in casa Volvo Trucks: l’FH compie 30 anni. Il modello che vanta un record di vendite, con quasi 1,4 milioni di veicoli venduti in 80 Paesi in tutto il mondo, uscì nel 1993 e si fece subito notare per le sue innovazioni. L’FH, infatti, offriva fin da subito un’ottima guidabilità, consumi ridotti e un comfort che, nel corso del tempo, è diventato proverbiale. Anche – e non dobbiamo dimenticarlo – per altri fattori importanti, come il design arrotondato e aerodinamico, che negli anni 90 era una novità assoluta, e la sicurezza, che invece non era una novità, perché sull’argomento Volvo ha sempre prestato la massima attenzione, e che, rispetto al passato, consentiva di viaggiare più tranquilli.
L’autista al centro
Il primo a celebrare l’evento è stato Roger Alm, Presidente di Volvo Trucks, che ha detto: «Volvo FH è la rappresentazione perfetta di una mentalità orientata al cliente e di un modello che va oltre i confini da 30 anni. In tutte le aree cruciali come il comfort dell’autista, l’efficienza del carburante, la sicurezza e la produttività, non abbiamo mai smesso di migliorare questo camion».
Effettivamente è un mezzo che, nel corso delle sue 4 generazioni, è stato continuamente aggiornato, ma che dal punto di vista estetico è rimasto sempre attuale.
Grandi innovazioni
Attenzione, però, l’FH ebbe successo fin da subito perché era sbarcato su questo Pianeta portando con sé una serie notevole di innovazioni.
Se ne ricorda bene Claes Nilsson, ex presidente di Volvo Trucks, che in passato ha parlato del lancio dell’FH sul mercato: «Eravamo quasi alla fine di un periodo di recessione – ha raccontato una volta – ma decidemmo lo stesso che era arrivato il momento di fare il grande salto. Era il momento giusto, perché il mercato stava cominciando proprio allora a dare qualche segno di risveglio. La prima versione era basata su un nuovo telaio il cui design dinamico consentiva soluzioni flessibili adatte a molte applicazioni di trasporto. E poi c’erano il Volvo Engine Brake (il freno motore), l’aerodinamica per il risparmio di carburante e una catena cinematica d’avanguardia, con il classico motore D12A da 12 litri che saliva a 16 per l’FH16».
Fatto sta che, come ormai sappiamo bene, fu un grande successo.
La cabina
Però – a sentire i ricordi dei vecchi capi Volvo – fu la cabina a sorprendere il pubblico dei camionisti. Tutto partiva dal fatto che Volvo Trucks intendeva porre l’autista al centro dell’attenzione e, proprio per questo, erano stati chiamati 1500 conducenti che parteciparono a uno studio approfondito su come dovesse essere la cabina “giusta” e come dovesse essere progettata per innalzare gli standard di abitabilità in termini di guida, riposo e sonno.
Gli aggiornamenti
Nel corso del tempo, poi, sono intervenuti molti altri aggiornamenti, che partivano tutti dalla necessità di dare di più agli autisti. E in seguito, infatti, furono lanciate altre due generazioni, la seconda nel 2001, la terza nel 2008, che migliorarono ancora la cabina. Poi, nel 2012, arrivò la quarta generazione che aveva interni rivoluzionari (e sempre più accoglienti e confortevoli) e un impianto di climatizzazione integrato, I Park-Cool, che ancora oggi è in grado di mantenere perfetta la temperatura per tutta la notte.
Il Dynamic Steering
Nel 2013 arrivò il Dynamic Steering, che consente di mantenere stabilità e controllo perfetti a tutte le velocità, senza nessuna fatica.
E su questo punto, interviene Staffan Rödjedal, Senior Product Manager dell’FH, che ci racconta come nacque questa nuova tecnologia: «Spesso – dice – noi partiamo dal problema effettivo di un cliente. Per esempio, lo studio sul Dynamic Steering cominciò cercando il modo di ridurre la forza di sterzata nelle rotonde. Durante questa ricerca, trovammo tante nuove idee e alla fine venne fuori qualcosa di molto più avanzato rispetto a quello che ci aspettavamo: il VDS, come lo chiamiamo oggi».
Però, se è vero che il comfort degli autisti per Volvo è prioritario, la sicurezza ha un’importanza ancora superiore.
La sicurezza
Fin dalla prima serie dell’FH, la base delle attività di progettazione della cabina partiva proprio dall’obiettivo “Incidenti zero”. Durante la fase di sviluppo, il veicolo venne sottoposto a migliaia di test che simulavano collisioni e a circa un centinaio di crash test reali, che servivano ad accrescere il livello di sicurezza passiva. Infatti, le barre che assorbono gli urti e le portiere sono costruite in acciaio a doppia fase e la pannellatura della cabina è realizzata con l’acciaio più forte che c’è. Ma non basta, perché in seguito, Volvo Trucks è stato il primo costruttore di veicoli pesanti a offrire l’airbag nel 1995 e, nel 1996, a introdurre la barra paraincastro frontale (Front Underrun Protection System, FUPS), dieci anni prima che diventasse obbligatoria per legge. In seguito, la tecnologia è andata avanti e sono arrivati una serie di sistemi di sicurezza attiva molto avanzati.
L’I-Shift
Poi, c’è la tecnologia pensata per migliorare le prestazioni dell’FH, come il cambio I-Shift (che arrivò nel 2001), che consente cambi marcia veloci e fluidi, ma che può essere dotato anche di software che personalizzano le cambiate in base alle esigenze dell’autotrasportatore. A questo, si è aggiunto anche l’I Shift Dual Clutch, che aiuta l’autista che fa trasporti regionali e di lungo raggio su itinerari collinosi e con molte curve. Ma a queste funzionalità così preziose, si unisce anche una virtù che oggi è sempre più importante, l’ecosostenibilità. Di questo parliamo nelle prossime pagine, andando a osservare le novità dell’ultima generazione dell’FH che – anche se il modello del 1993 è ancora attuale – rispetto a 30 anni fa, ha compiuto molti passi da gigante.
Il nuovo FH
Il Volvo FH ormai è un’icona in continua evoluzione e che, proprio per questo, ha mantenuto sempre standard altissimi. Naturalmente ci sono i vecchi classici, come i fari, che riprendono la V di Volvo e che ormai sono un tocco di classe che tutti riconoscono, e sono migliorate l’aerodinamica e la cabina che ha più spazio abitabile, maggior insonorizzazione e tanti sistemi che aiutano l’autista a lavorare in sicurezza.
Tecnologie d’avanguardia
Questa generazione dell’FH ha sistemi di sicurezza di particolare efficacia. Ne citiamo qualcuno, perché vale la pena ricordarli:
-Il Side Collision Avoidance Support, che utilizza un radar per rilevare pedoni o altri veicoli (biciclette, per esempio) ai lati del camion;
-la telecamera d’angolo, lato passeggero, che viene attivata automaticamente quando si mette la freccia e che proietta le immagini sul display laterale;
-la frenata d’emergenza, che scatta se il sistema rileva un certo rischio di collisione. In quel caso, prima lancia un allarme e poi frena con diverse intensità;
-il controllo elettronico della stabilità, che entra in funzione quando il sistema rileva situazioni critiche, riducendo la potenza del motore e applicando i freni singolarmente a ogni ruota;
-l’allerta conducente, che entra in funzione quando verifica che chi è al volante è stanco e distratto;
-il controllo di abbandono della corsia di marcia, che avvisa l’autista se per sbaglio sta lasciando la sua corsia di marcia.
Inoltre ci sono…
-Il riconoscimento dei segnali stradali;
-l’I-See, che tramite il GPS prevede le pendenze della strada e aiuta a risparmiare carburante;
-il Cruise Control in discesa, che riesce a mantenere bassa la velocità con i freni ausiliari;
-il Cruise Control adattivo, dotato di tecnologia intelligente e capace di aumentare o diminuire la velocità a seconda delle condizioni della strada;
-la catena cinematica sempre più efficiente;
–I-Shift Dual Clutch, che consente un’erogazione di potenza fluida e senza interruzioni.
Buon compleanno
È ovvio che il cruscotto ha fatto grandi passi avanti, con un quadro strumenti digitale e un display laterale da 9 pollici che controlla le funzioni multimediali delle telecamere e del veicolo. Ma tutto il veicolo offre sicurezza e comfort anche nei tragitti più lunghi. Il suo cuore pulsante è nella catena cinematica, con i motori D13 step E, che vanno da 420 CV, passano per i 460, 500, e arrivano ai 540 CV, ma ci sono anche versioni con Turbo Compound, che fornisce una coppia ancora superiore. Purtroppo, qui non possiamo approfondire i temi di una gamma che diventa sempre più specifica e mirata, ma resta il compleanno di questo modello sempre rinnovato e sempre giovane, che è diventato un trentenne che non è invecchiato di un giorno.
Il futuro è oggi
Il Volvo FH alimentato a gas funziona a bio-GNL (biogas) o GNL (gas naturale), consentendo di ottenere un funzionamento neutro dal punto di vista climatico. Dopo un periodo difficile per l’aumento del prezzo del gas alla pompa, oggi il GNL è tornato conveniente e rende la scelta di trazione con il gas più virtuosa ed ecosostenibile.
Ormai è disponibile anche l’FH elettrico, che ha un PTT di 44 ton, potenza fino a 490 kW e 300 km di autonomia. In più, l’FH viene offerto completo di pacchetti di assistenza per la ricarica, la pianificazione del percorso e dell’autonomia e il monitoraggio della batteria. E presto spiccherà il volo anche sulle nostre strade.