19 Marzo 2021 di Alessandro Bottero

Un Peterbilt 579EV elettrico a batteria e un Kenworth T680 a idrogeno su un circuito di montagna non si erano ancora mai visti, ma si sono comportati benissimo.

La corsa in salita più famosa degli Stati Uniti è il tracciato del Pikes Peak: 20 km per 156 curve, con un dislivello di 1439 metri e pendenze tra il 7 e il 10%. Qui hanno sfoderato tutta la loro potenza un Kenworth T680 alimentato a celle a combustibile e un Peterbilt 579EV elettrico a batteria (entrambi appartenenti a Casa Paccar, come Daf). La scelta del tracciato non è stata solo scenografica. Poiché il punto di partenza (2862 m) e il punto di arrivo (4301 m) si trovano ad altitudini differenti, le condizioni atmosferiche sono soggette a cambiamenti improvvisi e non è raro avere il sole alla partenza e la neve all’arrivo. Insomma, una situazione limite perfetta per un test.

Un grande risultato

Lo scopo era anche quello di prendere di petto i dubbi e le resistenze di tanti driver verso l’elettrico e l’idrogeno e i risultati sono stati estremamente positivi, per entrambi i veicoli, che non hanno avuto problemi né dal punto di vista delle prestazioni né da quello della manovrabilità. Resta il nodo dell’autonomia, ancora limitata, ma va detto che il Peterbilt 579EV è concepito per operare sul medio raggio, mentre il Kenworth T680 è già atteso alla prova del lavoro nel porto di Los Angeles, quindi su tratte limitate. Insomma, si tratta ancora di piccoli passi, ma è un segno inequivocabile di una tendenza di mercato che non può essere ignorata.

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