Che cos’è la neutralità tecnologica? È una parolona un po’ rumorosa che indica un concetto molto semplice: se dobbiamo prevedere come sarà il futuro del trasporto, non possiamo scommettere su una sola tecnologia

23 Novembre 2019 di redazione

Che cos’è la neutralità tecnologica? È una parolona un po’ rumorosa che indica un concetto molto semplice: se dobbiamo prevedere come sarà il futuro del trasporto, non possiamo scommettere su una sola tecnologia. Oggi non si può dire: vinceranno l’elettrico, l’LNG o l’idrogeno, perché non lo sa ancora nessuno e non possiamo nemmeno scommettere su un solo carburante, perché non è così che si riduce l’impatto ambientale dell’autotrasporto. E infatti, se in passato molti esperti hanno puntato il dito contro il diesel, oggi qualcuno ci ha ripensato e indica il gasolio (che fino a ieri era il diavolo in persona) come il vero protagonista della transizione energetica. Ed è logico, perché stanno arrivando sofisticati miglioramenti tecnologici e, inoltre, si sono abbassati i consumi (e meno consumiamo meno inquiniamo). C’è poi un ragionamento complessivo: il diesel inquina qui e ora, durante il viaggio del camion. Un motore elettrico invece produce zero emissioni, ma l’energia che consuma va prodotta da qualche parte e lì (nelle centrali elettriche) si crea un forte impatto ambientale. E dunque il conto delle emissioni va ricalcolato su una base più ampia. E poi, non c’è ancora una rete che consenta ai mezzi pesanti di fare il loro mestiere in tutta calma: con l’LNG si è fatto qualcosa, ma per l’idrogeno, l’HVO o l’elettrico, siamo ancora agli inizi. E allora che cosa ci dobbiamo aspettare? Lo dice Paolo Starace, AD di Daf: per il 2030, si sa già che ci sarà ancora un 70% di veicoli pesanti diesel e che i grandi progetti europei virtuosi sono di là da venire. E anche Franco Fenoglio, Presidente dell’Unrae, dice: «Noi non condividiamo la demonizzazione dei sistemi di alimentazione di tipo tradizionale (insomma, non ce l’abbiamo con il gasolio), perché – se la politica ci desse una mano e qualche finanziamento – anche i camion diesel Euro 6 aiuterebbero a pulire l’aria inquinata dal vecchio parco circolante». Quindi, per parecchi anni ancora, viva il diesel (a patto che sia nuovo e pulito)!

Dal n. 243 di Professione Camionista
Per acquistare il numero clicca qui 

Lascia un commento

qui