L’Osservatorio Continental ha promosso un sondaggio sulla sicurezza stradale dal quale è emerso – a differenza degli automobilisti – la grande consapevolezza dei camionisti. 

6 Luglio 2019 di redazione

L’Osservatorio Continental ha promosso un sondaggio sulla sicurezza stradale dal quale è emerso – a differenza degli automobilisti – la grande consapevolezza dei camionisti. 

Alessandra Ghisleri, una dei sondaggisti più affidabili del nostro Paese, ha presentato una ricerca sui temi della sicurezza stradale. Al suo fianco c’era l’Osservatorio Continental, che ha promosso l’iniziativa e che ha cercato di scattare una fotografia dei sentimenti di automobilisti e camionisti su questo argomento così vitale. Dalla collaborazione tra Euromedia Research (l’istituto della Ghisleri) e l’Osservatorio Continental è uscito un ritratto degli italiani al volante, “descritto” dalle risposte di oltre duemila intervistati, ma soprattutto è emersa l’autorevolezza e la lucidità del parere dei camionisti, che viaggiano e osservano la realtà delle strade con un occhio da professionisti.

Camionisti e sicurezza: compattezza di giudizio

«Quello che soprattutto mi ha impressionato – ha dichiarato la Ghisleri – è la compattezza del giudizio. Gli automobilisti hanno diversi punti di vista e ciascuno la vede un po’ a modo suo. Per loro dipende tutto dalla prudenza e dall’attenzione di un conducente. I camionisti no. Per il 65,2% di loro, la sicurezza non dipende solo dall’attenzione di chi guida, ma anche dalla segnaletica stradale e dalla tecnologia che aumenta la capacità di vedere la strada e rende più veloci le risposte in caso di pericolo».
Ma non basta. I conducenti di mezzi pesanti sono quelli che si sentono meno sicuri delle loro capacità di guida. Sembra strano, perché in realtà viaggiano più di tutti gli altri, ma l’esperienza insegna a dubitare di se stessi e a riconoscere davvero i pericoli della strada. Secondo il 26,7% degli intervistati, la mancata sicurezza sulla strada dipende dalla distrazione degli altri e, per il 20%, dalla trasgressione delle regole. Ci sono poi molte altre voci: l’eccessiva velocità (11,7%), l’uso di alcol e droghe (6,5%), la mancata manutenzione dei mezzi (2,3%), ma solo i camionisti hanno indicato in massa i ciclisti che trasgrediscono le regole come un pericolo reale. Ben il 45,7% rispetto all’1,5 del resto del campione.
È molto interessante anche l’opinione dei camionisti sugli elementi più importanti della sicurezza stradale. Come sostengono la maggioranza dei camionisti e il 50% degli intervistati, il primo è il guidatore: se è distratto o poco responsabile diventa subito un pericolo. Il secondo è la segnaletica stradale, cui i camionisti attribuiscono molta importanza rispetto al misero 5,6% del campione e infine (quasi in solitudine), secondo la categoria, contano molto gli pneumatici (a fronte del 5,3% degli altri). E poi, solo il 3,8% degli automobilisti dà importanza al comfort di guida, mentre i due terzi dei camionisti considerano il comfort del veicolo come un fattore fondamentale, perché accresce la sicurezza, il benessere e quindi la concentrazione di chi passa molte ore al volante.
Ma c’è un punto su cui, alla presentazione di questa ricerca, si è fermato Alessandro De Martino, AD di Continental Italia. «La sicurezza – ha detto – è l’obiettivo al centro delle attività del Gruppo che lavora per sviluppare tecnologie e innovazioni in un’ottica di automazione, ma che nello stesso tempo sa che bisogna investire sulla percezione della sicurezza da parte dell’uomo che è e rimane l’elemento cardine dell’ecosistema strada». E in questo campo niente vale di più della consapevolezza e del senso di responsabilità dei camionisti, che sulla strada vengono visti come nemici, ma che in realtà sono gli unici (tra pochi altri) che sanno davvero “come si fa”.

 

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