Continuano senza sosta i controlli della Polizia Stradale di Ragusa nel mondo degli autotrasporti: negli ultimi diciotto mesi sono stati segnalati alla Procura ventisette operatori

15 Novembre 2018 di redazione

In Sicilia controlli rafforzati e denunce per rimozione sigilli del cronotachigrafo

Continuano senza sosta i controlli della Polizia Stradale di Ragusa nel mondo degli autotrasporti: negli ultimi diciotto mesi sono stati segnalati alla Procura ventisette operatori per diverse irregolarità che vanno dal mancato rispetto dell’orario di lavoro e l’utilizzo di manodopera in nero fino all’alterazione del cronotachigrafo.
L’ultima segnalazione risale al 14 Novembre, quando il conducente ed il rappresentate legale di una ditta di autotrasporti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per “violazione di sigilli” e “rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro”, “per aver sostituito nel veicolo, rompendo i sigilli, il tachigrafo regolarmente installato con un altro alterato al fine di eludere i controlli sugli orari di lavoro e sulla velocità tenuta dal veicolo

In Sicilia controlli rafforzati e denunce per rimozione sigilli del cronotachigrafo: altre due denunce 

Durante un controllo sulla Ragusa Catania è stato fermato dagli agenti un autocarro della ditta in questione; il conducente forniva agli Agenti anche il dischetto cartaceo con la registrazione dei dati di lavoro, prelevato dal cronotachigrafo installato nel mezzo.
Ma a questo punto la Polizia Stradale, attraverso un’attenta verifica dell’apparecchio,  accertavano la rimozione dei sigilli. Veniva accertato quindi che il cronotachigrafo originale era stato sostituito con un altro che registrava una velocità minore rispetto a quella realmente tenuta dall’autista.
All’autista è stata immediatamente ritirata la patente professionale di autista e lo stesso è stato denunciato per “violazione di sigilli” e “rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro”.

 
 

 

Nella giornata odierna Il mese scorso, durante altri due controlli, erano stati denunciati per gli stessi reati altri 4 soggetti, di cui due autisti, un salernitano ed un palermitano, e i due titolari delle relative imprese di autotrasporto, aventi sede a Salerno e a Gela. L’autista palermitano aveva tentato di sviare i controlli degli Agenti dicendo che i dati del tachigrafo erano alterati perché aveva installato una calamita che consegnava agli operatori; questi ultimi, tuttavia, dall’analisi dei dati del mezzo intuivano che l’alterazione dei dati non dipendeva dalla calamita e che all’interno del mezzo vi potesse essere installato un altro sistema elettronico più complesso ed in effetti dalla verifica del mezzo presso un’officina autorizzata emergeva che era installato un congegno elettronico che veniva azionato direttamente dall’autista in cabina. 

Il tentativo dell’autista palermitano era finalizzato a farsi contestare dagli agenti soltanto una sanzione ammnistrativa per l’uso della calamita, invece della sanzione penale per l’installazione del congegno. Anche nell’ambito dell’altro controllo è stato rinvenuto un congegno elettronico anche questo in grado di bloccare la registrazione delle ore di lavoro effettuate dagli autisti e dei chilometri percorsi, mettendo a serio rischio l’incolumità degli stessi autisti e della sicurezza stradale in generale. In un anno mezzo sono 27 gli operatori dell’autotrasporto denunciati all’Autorità Giudiziaria per gli stessi reati , 15 autisti e 12 rappresentanti legali.

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