I camion autonomi sono veri e propri robot che trasportano merci, e nel porto di Los Angeles stanno per farlo al posto degli esseri umani

25 Giugno 2019 di redazione

I camion autonomi sono veri e propri robot che trasportano merci, e nel porto di Los Angeles stanno per farlo al posto degli esseri umani

“Lavoratori contro robot a Los Angeles”: questo è il titolo con cui il «Financial Times» online del 21 marzo 2019 ha svelato al mondo l’inizio ufficiale delle ostilità tra esseri umani e mezzi meccanici, tra lavoratori e robot. Perché, parliamoci chiaro, i veicoli autonomi questo tecnicamente sono: robot incaricati di trasportare merci. Non si stancano mai Terreno dello scontro sono le banchine del porto di Los Angeles, in California, dove i sindacati della International Longshore and Warehouse Union hanno mobilitato mille tra autisti e addetti alla movimentazione dei container, chiedendo di bloccare la decisione che autorizzava la Apm Terminal, controllata dalla Maersk, di utilizzare un centinaio di veicoli elettrici e autonomi, in grado di lavorare h24, senza turni di riposo. «Noi rappresentiamo gli umani, e gli umani hanno bisogno di lavoro, per mantenere le loro famiglie», ha dichiarato Ray Familathe, vicepresidente del sindacato. Una brutta situazione Dopo la mobilitazione, le autorità portuali hanno convocato d’urgenza la Maersk, che ha minacciato, nel caso di un blocco del processo di automazione, una grave perdita di produttività che danneggerebbe tutta la città di Los  Angeles. A questo punto, chi controlla il porto ha preso tempo, ufficialmente per installare nuove stazioni di ricarica per veicoli elettrici, ma la situazione per gli umani appare complicata, perché i sindacati avevano già firmato un protocollo che permetteva al porto di introdurre sistemi di automazione. Riguardo quest’ultimo punto, però, i sindacati affermano che l’accordo prevedeva semplici sistema di aiuto al lavoro degli umani e non sistemi che li sostituissero completamente, e così la guerra è ufficialmente iniziata… ma ne avremmo fatto volentieri a meno

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