La Polizia di Stato ha sequestrato circa 12 milioni di euro tra beni e società a un'azienda di autotrasporto nella zona di Piacenza.

15 Dicembre 2023 di Redazione

La Polizia di Stato ha sequestrato circa 12 milioni di euro tra beni e società a un’azienda di autotrasporto nella zona di Piacenza. I beni confiscati sono riconducibili al titolare dell’impresa, anche se quest’ultimo ricorreva frequentemente ad un numero consistente di prestanome. L’imprenditore piacentino utilizzava come conducenti dei propri mezzi immigrati clandestini, imponendo loro turni di lavoro estenuanti e chiedendo 100 euro di affitto per dormire all’interno dei camion.

L’indagine – nome in codice “Hermes” – ha coinvolto anche altre province italiane: Milano, Pavia, Cremona, Trapani e Messina, nonché nazioni estere come la Svezia e la Bulgaria. In totale sono 14 le società coinvolte e poste sotto sequestro e contano una rosa di 110 automezzi tra motrici e rimorchi.

L’inchiesta ha svelato un “sistema” atto a favorire l’ingresso illegale in Italia e lo sfruttamento di cittadini extracomunitari e stranieri. I futuri autisti dietro il versamento di cospicue somme di denaro ricevevano tutti i documenti e i certificati falsi che permettevano lo svolgimento della professione su strada.
Inoltre, questi lavoratori irregolari svolgevano le loro attività subendo turni massacranti, privati del riposo, guidando continuativamente di giorno e di notte. “A fine giornata” l’imprenditore garantiva agli autisti alloggi in condizioni igienico-sanitarie scadenti, all’interno di container o negli stessi veicoli pesanti, dietro pagamento di una somma di denaro per “l’affitto”.

Il commento di Alessandro Peron – Segretario Generale FIAP –

“I controlli sono importanti e il fatto di Piacenza ne è un evidente esempio, ma è altrettanto importante che chi ha tratto dei vantaggi da queste situazioni venga coinvolto. Da tempo continuiamo a sostenere la necessità di un rafforzamento della cosiddetta corresponsabilità di filiera, a quasi vent’anni dalla norma che ha introdotto tale concetto nel sistema normativo, ossia il Decreto Legislativo 286/2005. Un aspetto che nell’ambito dei controlli appare largamente inapplicato. Diverrà sempre più indispensabile domandarsi anche chi trae vantaggio dal proliferare di queste situazioni, continuando ad acquistare servizi di trasporto e logistica al “miglior” prezzo disinteressandosi, però, su come il fornitore dei servizi riesca a sostenere la propria attività applicando quei costi. Questo è uno scenario insostenibile. Purtroppo, talune notizie fanno emergere un quadro davvero desolante che rende inevitabile pensare il coinvolgimento del mondo industriale e della grande distribuzione italiano. Occorre agire in tale direzione per il bene del Sistema Paese”.

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