Il nuovo Governo ha ripreso alcune tematiche di quello precedente, a cominciare dall’auspicato salto in avanti a favore dell’ambiente.

30 Novembre 2019 di redazione

Il nuovo Governo ha ripreso alcune tematiche di quello precedente, a cominciare dall’auspicato salto in avanti a favore dell’ambiente. E, siccome il mondo dei trasporti (tutto – non solo i camion) produce un quarto delle emissioni di gas serra, è giusto che anche noi ci facciamo carico del problema. Solo che, una volta stabilita la buona volontà, sta diventando urgente capire che cosa dobbiamo fare. Perché, a sentire le dichiarazioni (un po’ talebane) dei ministri di ieri e di oggi, l’idea prevalente è: facciamo fuori il trasporto su gomma e utilizziamo treni e navi.

Salviamo l’ambiente: i camion ci avvelenano 

Naturalmente non è così, nessuno le spara tanto grosse, però c’è una retorica “verde” che provoca un atteggiamento rancoroso (“quei maledetti camion che ci avvelenano!”) e che innescano scelte politiche a favore delle trazioni alternative (l’elettrico) e che muoiono dalla voglia di “punire” il gasolio. E il nodo sta proprio qui, sia dal punto di vista industriale che da quello ecologico. L’aspetto industriale è semplice: schierarsi per l’elettrico, quando la tecnologia delle auto è ancora insufficiente, significa spendere soldi in incentivi che non potranno portare risultati significativi. E, anche dal punto di vista delle emissioni, se i mezzi elettrici sono pochi, non c’è niente da fare: non saranno loro a salvare il pianeta. Ma allora qual è la strada giusta?L’abbiamo detto tante volte: dobbiamo finanziare seriamente, costantemente, con un programma a lungo termine, lo svecchiamento del parco circolante. È un’idea delle Case produttrici che (ovviamente) vogliono vendere i loro mezzi, ma è anche un principio economico semplice e corretto. I nuovi mezzi sono puliti (a volte più di quelli elettrici) e il grande problema sono solo i vecchi camion, che devono essere tolti dalle strade. Come? Con i classici incentivi. Ma aiutare gli autotrasportatori va contro la retorica verde, che non tiene conto della realtà industriale del comparto e spara a zero contro gli “inquinatori”. Ma così fa del male alla nostra economia e anche all’ambiente che vorrebbe salvare

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