L'Osservatorio Autopromotec, sulla base dei dati Aci, ha confermato che in Italia più della metà del parco circolante sarebbe costituito da auto Euro 4, Euro 5 ed Euro 6, per un totale del 58,5%

31 Agosto 2018 di Redazione Social

Se le auto in Italia sembrano ringiovanire, non è così per i mezzi medi e pesanti che contano un’età superiore a 13 anni: un dato poco incoraggiante per ecosostenibilità e sicurezza

L’Osservatorio Autopromotec, sulla base dei dati Aci, ha confermato che in Italia più della metà del parco circolante sarebbe costituito da auto Euro 4, Euro 5 ed Euro 6, per un totale del 58,5%: si tratta quindi di automobili immatricolate dopo il 2006, e dotate di più recenti dispositivi utili a ridurre le sostanze inquinanti nell’ambiente. Perciò, almeno per quanto riguarda le auto, il dato italiano sembra essere incoraggiante rispetto agli anni precedenti. Il numero di auto fino alla categoria Euro 3 è quindi in netta diminuzione: parliamo di quelle vetture che hanno più di 11 anni e che risultano più nocive e inquinanti, con standard di produzione piuttosto lontani da quelli attuali. 

Il dato meno incoraggiante, riguarda i mezzi di trasporto più pesanti

Secondo un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Acea, in Italia, l’età media dei veicoli commerciali medi e pesanti è di circa 13 anni, un numero di molto superiore e piuttosto preoccupante rispetto al dato medio registrato all’interno dell’Unione Europea, corrispondente a poco più di 11 anni. I mezzi, quindi, risalendo a modelli di produzione più vecchi, sarebbero meno sicuri e ovviamente più inquinanti dei modelli di più recente generazione. La bella notizia, nonostante tutto, c’è: se le immatricolazioni di veicoli commerciali dovessero aumentare, il parco circolante subirebbe una netta accelerazione, togliendo dalla strada tutti quei mezzi obsoleti, più inquinanti e decisamente meno sicuri per le nostre strade. Vedremo quali cambiamenti saranno apportati in questo 2018…

 

 

 

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