Camionisti eroi? Ogni mese un camionista viene definito eroe per particolari gesta che compie. Ma lo status di eroi dura solo pochi giorni

20 Settembre 2019 di redazione

Camionisti eroi? Ogni mese un camionista viene definito eroe per particolari gesta che compie. Ma lo status di eroi dura solo pochi giorni. La gente che con i camion non ha niente a che fare e che del nostro lavoro non sa nulla, per qualche giorno ha ridato alla nostra categoria il giusto valore. Per poi dimenticare chi siamo e cosa facciamo e tornare a pensare a noi come pirati della strada. Quelle persone non ci conoscono e non sanno che la maggior parte di noi è brava gente, onesta, che dietro al volante ci passa una vita intera. Non sa che a volte siamo costretti a ritmi indiavolati da una committenza senza scrupoli che ci obbliga, per tenerci il lavoro, a correre, sempre. Una volta essere Camionista voleva dire essere benvoluti, rispettati e guadagnare bene, a patto di farsi un mazzo quadrato. Oggi a molti di noi è rimasto solo il mazzo quadro in quanto, in molte occasioni, lo stipendio è stato dimezzato. Se non addirittura azzerato (causa licenziamento). In questo periodo tutti siamo costretti a tagliare i costi per avere un margine di guadagno, ma non dobbiamo dimenticare di investire sulla qualità del nostro lavoro. L’unica in grado, nel lungo termine, di ripagarci degli sforzi fatti. Da qualche anno a questa parte le cose piano piano stanno cambiando. Sempre più società decidono di appoggiarsi ad aziende di trasporto serie, con autisti professionisti ai quali è permesso rispettare i tempi di guida corretti e avere stipendi e contributi in regola. Ma fino a quando lo Stato italiano non si deciderà a tutelare davvero i Camionisti e le aziende che hanno deciso di rimanere nel nostro Paese sarà davvero difficile accelerare questo lento processo. La qualità resterà per molti un miraggio se le istituzioni non si impegneranno davvero a fare controlli massicci sul territorio, volti prima ad arginare e poi a porre fine alla piaga del cabotaggio e a far rispettare le tariffe minime. Siamo stretti in una morsa letale, per noi e per le nostre famiglie. Senza un aiuto concreto da parte dello Stato sarà difficile andare avanti! Se la gente che non conosce la nostra categoria si rendesse conto di cosa facciamo per andare avanti… penserebbe a noi come degli eroi di tutti i giorni.

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