La pattuglia notava un autoarticolato con targa straniera che procedeva, pericolosamente, con andamento a zig zag, e a una velocità piuttosto contenuta

13 Novembre 2019 di redazione

Nella giornata di ieri una pattuglia della Polizia Stradale di Mantova, impegnata in attività di vigilanza stradale lungo sull’autostrada del Brennero, tra Reggiolo Rolo e Nogarole Rocca, notava una lunga colonna di mezzi pesanti lungo corsia di marcia più lenta, qualche chilometro prima dell’uscita di Mantova Nord.
 Gli Agenti della Polstrada virgiliana risalivano la coda, sfruttando la corsia di sorpasso, nell’intento di chiarire le ragioni di una cosi lunga e ininterrotta colonna di mezzi pesanti. Alla fine della colonna, la pattuglia notava un autoarticolato con targa straniera che procedeva, pericolosamente, con andamento a zig zag, e a una velocità piuttosto contenuta, creando intralcio al normale fluire della circolazione autostradale.
Gli Operatori, dapprima, affiancavano l’autoarticolato e il capopattuglia, con gesti inequivoci, gli intimava l’alt, con utilizzazione di luci e sirene, e, successivamente, lo sorpassavano tenendosi ad una distanza idonea, indicando al conducente la piazzola di sosta ove procedere al controllo.
A questo punto, mentre i Poliziotti arrestavano la corsa nella piazzola presegnalata, l’autista del mezzo pesante tirava diritto e proseguiva, incurante , la marcia, senza apparentemente avvedersi dell’ordine impartitogli.
Ripresa la marcia, i Pattuglianti della Sezione di Mantova riagganciavano il veicolo mentre era intento paurosamente a ondeggiare lungo la striscia di mezzeria al centro della carreggiata, con pericoli sia per i veicoli procedenti sulla corsia lenta che per quelli marcianti sulla corsia di sorpasso. Questa volta, gli Operatori della Polizia di Stato, con fatica, riuscivano a fermare l’autoarticolato, il cui autista arrestava la propria corsa in corsia di emergenza. Il capopattuglia, quindi, scendeva dal veicolo e dopo aver chiesto i documenti al conducente, documenti che il conducente affermava di non avere, lo invitava, vista l’inidoneità della corsia di emergenza non proseguire la marcia.Mentre il capopattuglia era quindi intento a risalire in auto, il camionista accendeva il motore e partiva, tamponando l’auto di servizio, veicolo che veniva ,per inerzia, trascinato per una decina di metri. Il Poliziotto alla guida dell’auto di servizio riusciva, sfruttando il freno a mano e freno a pedale, a fermare la macchina, mentre il capopattuglia restava tra i mezzi e il guardrail, fortunatamente semi illeso. Richiesto l’intervento in ausilio della pattuglia di Verona Sud, attivata del Centro Operativo Polizia Stradale di Trento, si scopriva che l’autista del mezzo pesante era in stato d’ebbrezza, con un tasso alcolemico pari a 2.70 g/L, e che non aveva la patente in quanto gli era stata ritirata dalla Gendarmerie francese per guida in stato d’ebbrezza. Seppure l’intervento dei Poliziotti della Polizia Stradale ha avuto un costo – auto di servizio col retro ed il lunotto distrutti e qualche giorno di prognosi che obbligherà i Poliziotti ad indossare il collare – è stato fondamentale per disinnescare una bomba vagante in autostrada e, forse, per salvare la vita a qualcuno. Una situazione assurda con la difficoltà nel fermare questo camionista straniero che aveva un valore alcolemico di 2,70 g/l. Vere mine vaganti nei tratti autostradali. Al conducente era già stata ritirata la patente dalla gendarmeria francese. Ma come si può fermare veramente questi pericoli pubblici?? Vanno introdotte misure più severe per bloccare il cammino di certa gente

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