"Voglio farla finita, vanno fermate le morti nel Mediterraneo". Sono queste le parole che l'autista del pullman, Ousseynou Sy, 47enne africano, ha pronunciato prima di sequestrare il mezzo

21 Marzo 2019 di redazione

E’ quasi mezzogiorno di una assolata giornata di primavera.
Sulla statale 415 all’altezza di San Donato le macchine sfrecciano; improvvisamente due automobilisti notano qualcosa di strano; una nube che si alza inesorabile da un bus di linea. I due uomini avvertono immediatamente le Forze Dell’Ordine e in pochi minuti si scoprirà l’amara verità.”Voglio farla finita, vanno fermate le morti nel Mediterraneo. Sono queste le parole che l’autista del pullman, Ousseynou Sy, 47enne africano, ha pronunciato prima di sequestrare il mezzo e i bambini trasporti e poi dargli fuoco.
La fortuna ha voluto che sul quel pullman ci fosse un bambino che potremmo definire eroe: è riuscito a nascondere un cellulare e chiamare i genitori chiedendo aiuto. Immediatamente sono stati avvisati anche i Carabinieri che in pochi minuti sono riusciti ad intercettare il mezzo. L’uomo ha speronato la macchina degli agenti e ha cercato di fuggire. 
I Carabinieri hanno però deciso di raggiungere il mezzo a piedi e armi alla mano hanno rotto i vetri posteriori del mezzo permettendo così la fuga degli studenti.  Ousseynou Sy, senegalese di origine, ha precedenti penali per guida in stato di ebbrezza e violenza sessuale.
La domanda che adesso molti si pongono è come potesse una persona con precedenti penali di questo calibro guidare un pullman di linea adibito al trasporto di studenti. Una vicenda sulla quale dovrà far luce il Pubblico ministero di Milano, Luca Poniz, che procede con l’ipotesi di “sequestro di persona e strage”. 

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