Dal 15 giugno 2019 tutti i veicoli di nuova immatricolazione adibiti al trasporto di merci di massa superiore a 3,5 tonnellate sono dotati di tachigrafo intelligente. Per tachigrafo intelligente si intende l’apparecchio digitale di seconda generazione dotato di connessione al GNSS. Attraverso la connessione al sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) viene registrata la posizione del veicolo, sia in corrispondenza del luogo di partenza, sia del luogo raggiunto ogni tre ore. Ogni tre ore, quindi, viene registrata la posizione. Il nuovo apparecchio consente, inoltre, una comunicazione da remoto: la Polizia, dotata di appositi apparecchi, può controllare il tachigrafo del mezzo e verificare la presenza di anomalie. Si sottolinea, però, che i dati raccolti sono protetti da privacy, e di conseguenza non potranno essere elevate sanzioni a carico del conducente automaticamente, ma solo procedendo a fermare il veicolo come un normale accertamento di polizia.
Le vecchie carte conducente sono compatibili con i nuovi strumenti di registrazione, ma se si dovesse fare richiesta per una carta nuova, la Camera di Commercio è obbligata a fornirla. E’ a questo punto che sorge il problema: allo stato attuale sussistono dei problemi tecnici per la sostituzione delle vecchie carte con quelle nuove.
Problemi tecnici per la sostituzione delle vecchie carte tachigrafiche
Il Ministero dell’Interno, con una nota rilasciata lo scorso 10 luglio, ha fatto presente tale problema ed è stato impartito l’ordine alle forze dell’ordine di non erogare multe e sanzioni agli autotrasportatori dotati di istanza di sostituzione della carta, “indipendentemente dal giorno in cui l’hanno presentata, che hanno effettuato le registrazioni in modo manuale come appunto prescritto dall’art. 35 del regolamento n. 165/2014”.