Rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 t: settembre 2023 vs 2022: -2,8% (1.334 unità immatricolate verso 1.372).

26 Ottobre 2023 di Redazione

Il mercato dei rimorchi e semirimorchi chiude, ancora, in rosso a settembre 2023 (-2,8%), registrando nei primi 9 mesi del 2023 un poco incoraggiante -7,1%. Si prospetta una chiusura annuale in negativo, conseguenza del trend che ha colpito il 2023.

Il Centro Studi e Statistiche dell’UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli rimorchiati per il mese di settembre 2023 verso lo stesso mese del 2022.

Rimorchi e semirimorchi con massa totale a terra superiore alle 3,5 t: settembre 2023 vs 2022: -2,8% (1.334 unità immatricolate verso 1.372).

Continua la contrazione del mercato di mezzi trainati, che a settembre fa registrare il sesto risultato negativo consecutivo (-2,8%). Il trend di flessione restituisce un dato aggregato dei primi nove mesi dell’anno del -7,1% rispetto allo stesso periodo del 2022, con 11.977 rimorchi e semirimorchi immatricolati contro 12.896 e una perdita di oltre 900 unità in termini di volume.

Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE, commenta così i dati del mercato: “Ancora una volta osserviamo un calo delle immatricolazioni mensili rispetto allo scorso anno: una circostanza complicata che, nostro malgrado, prefigura una chiusura del mercato a fine anno in negativo per il comparto”.
“Il quadro attuale – continua Mastagni – riflette inequivocabilmente le problematiche che il settore del trasporto merci si trova ad affrontare, principalmente dovute all’elevato costo dei finanziamenti per le imprese di autotrasporto, che si trovano costrette a posticipare l’acquisto di nuovi veicoli e a rallentare il processo di rinnovo delle proprie flotte, così urgente e necessario nel nostro Paese”. Pertanto, considerando l’efficacia limitata dei sostegni pubblici finora adottati per ridurre l’anzianità del parco veicolare italiano, uno dei più anziani in Europa, chiediamo al Governo, in sede di discussione della Legge di Bilancio, di rivalutare il sistema di incentivazione, istituendo un Fondo pluriennale dedicato all’acquisto di veicoli trainati che contribuisca a migliorare la sicurezza stradale”, aggiunge il Coordinatore del Gruppo Associativo.
“Infine, visti gli imminenti interventi di revisione del Codice della Strada annunciati dall’Esecutivo e presto in discussione a livello parlamentare, reiteriamo la nostra richiesta affinché, in conformità con quanto già avviene in gran parte dei Paesi europei, sia consentita la circolazione di veicoli con lunghezza massima di 18,75 metri, al fine di ottimizzare l’efficienza dei viaggi e conseguentemente abbattere le emissioni legate al trasporto merci su strada”, conclude Mastagni.

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