Il futuro dei carburanti alternativi è basato sull’idrogeno. In questi giorni è stato siglato in Svizzera un accordo da 7 miliardi di euro, l’Hydrogen Council.
Secondo questo accordo, saranno investiti ben un miliardo e mezzo l’anno per promuovere l’utilizzo dell’idrogeno come alternativa agli idrocarburi. Nei prossimi anni, diventerà un tema più che attuale, quasi quotidiano, nonostante il fatto che sia stato conosciuto nei momenti più bui della storia. L’idrogeno dovrà diventare la risorsa energetica fondamentale della società moderna, e a questa iniziativa hanno aderito ben tredici grandi aziende dell’industria dei trasporti e dell’energia. In cinque anni saranno investiti 7 miliardi, e su territorio mondiale sarà promosso l’uso dell’idrogeno.
Alla base dell’accordo, l’idrogeno sarà promosso come elemento chiave per la lotta all’inquinamento mondiale, infatti la “rivoluzione” non riguarderà soltanto il mondo dei trasporti e della mobilità, ma tutta la nostra vita quotidiana. L’idrogeno sarà sfruttato anche per l’alimentazione delle nostre case, secondo le promesse del concilio. Il presidente della Toyota Takeshi Uchiyamada, ha dichiarato: “L’idrogeno potrà sostenere la nostra transizione verso una società a basse emissioni di carbonio in vari settori e nell’intera catena del valore. L’Hydrogen Council punta a incoraggiare attivamente questa transizione“.
Per quanto riguarda il nostro settore dei trasporti, ci chiediamo: l’idrogeno riuscirà davvero a diventare un valido sostituto degli attuali carburanti? E i tempi, saranno davvero brevi quanto queste promesse?
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