29 Giugno 2015 di staff

È un Actros 2551 L Euro 6, si chiama highway hero, cioè Eroe dell’Autostrada,
è stato realizzato da Mika Auvinen per raccontare sul proprio mezzo tutto il suo
mondo e le sue passioni…

Mika Auvinen è, prima di tutto un truck driver, titolare della Kuljetus Auvinen, azienda leader in Finlandia nei trasporti di collettame, poi è anche uno sciatore bravissimo, un inventore geniale di tuning e un uomo che ha passioni forti che vuole raccontare al mondo con tutto il cuore.
Questo suo nuovo camion (ne ha già realizzati diversi) ha però qualcosa di nuovo e di diverso,
perché non rappresenta i sentimenti di uomo fortunato e forse ricco, ma è un omaggio al mondo nel quale viviamo tutti noi, quello dei viaggiatori su gomma.
L’idea più forte è quella della parte anteriore del suo Actros, sulla quale Mika ha montato una griglia personalizzata che è il ritratto di un rapace, pronto a ghermire l’asfalto.
Ma qual è il mondo di Mika? Chi sono gli eroi che ha voluto ritrarre sui lati del suo truck?

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I QUATTRO AMORI DI MIKA
Sul lato sinistro c’è Juuso “The Rebel” Lehtinen, che non è una star di Hollywood,
ma solo un truck driver che viaggia in lungo e in largo per Stati Uniti e che ha girato una serie di filmati
sulle sue avventure sulle strade più difficili d’America.
Mika gli ha voluto concedere un omaggio, perché è un autista instancabile e coraggioso.
Dall’altra parte poi, sul lato destro della cabina, ha messo il ritratto di Lisa Kelly, una camionista americana che è apparsa in un reality tv dal titolo Ice Road Truckers, un format per autisti capaci di cavarsela in situazioni complicate, anche sul ghiaccio.
Però, sul camion di Mika, non ci sono solo autisti ma appaiono anche i suoi miti, uno è Johnny Cash, un cantante country americano dalla voce bellissima e profonda, che ha segnato un’epoca musicale negli anni ’70. La sua immagine è stata dipinta sul retro della cisterna.
Invece, sul fronte del rimorchio, c’è un altro personaggio poco conosciuto da noi, ma che Mika ama molto:
si tratta di Fredrik Lundman, un cantante svedese che ha vinto l’American Idol del 2011.
Insomma, si tratta degli “eroi” che affollano il mondo dell’inventore dell’Highway Hero.
Forse non tutti li conoscono o li amano, ma quello che conta, quando si realizza un mezzo così
potente e fascinoso, è la capacità di raccontarsi e di esprimere le proprie passioni.

UN CAMION NEL CAMION
L’Highway Hero però non è interessante solo per i quattro ritratti che lo decorano, ma anche per alcuni aggressivi disegni che mostrano un camion che fila veloce sull’autostrada.
È proprio l’Actors verde e nero? Insomma, ci sono anche alcuni autoritratti sui silos del truck?
Chissà, certo i disegni sono fantastici, pieni di forza e descrivono il senso di pienezza che si vive al volante di un camion così bello.
Sulla cabina, all’altezza dello sportello, c’è un’immagine stilizzata di un grifone che si getta in picchiata sulla preda, sulla cisterna c’è un camion che sembra uno dei classici truck americani che viaggia sulla strada preceduto da una pioggia di stelle.
In fondo, sul rimorchio, c’è un altro camion e lo stesso filante grifone.
Queste immagini si trovano anche dall’altra parte, disposte in modo speculare.

A CHE SERVE IL TUNING?
Perché Mika ha lavorato tanto per realizzare questo Actros che era già bello di suo senza il bisogno di tanti disegni?
Perché, come lui stesso ha spiegato, essere visibili (e famosi) vuol dire farsi conoscere e incrementare gli affari. La Kuljetus Auvinen, la società di trasporti di cui è titolare, ha portato l’Highway Hero anche ad Hannover e lì il mezzo ha richiamato un’incredibile quantità di appassionati che non riuscivano a staccare
gli occhi da quella specie di capolavoro verde e nero.
Diciamolo subito, ad alcuni la scelta dei colori e dei soggetti è sembrata poco interessante, ma ad altri quel complesso omaggio reso alle autostrade Usa, con mille piccole immagini dedicate al mito americano,
è sembrato una vera opera d’arte pop.

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2000 ORE DI LAVORO
Rendere così “esplosivo” l’Highway Hero non è stato facile.
Mika si è rivolto per questo a Perttu Papunen e a febbraio gli ha portato il suo mezzo a Mjölby, in Svezia. Papunen e la sua squadra, con l’aiuto di Mika hanno lavorato senza soste fino al luglio scorso e poi sono usciti allo scoperto.
Hanno subito impressionato la giuria del concorso Nordic Trophy in Svezia e hanno vinto il primo premio per il tuning, poi hanno raccolto una serie di altri riconoscimenti in successivi raduni.
Ovviamente, il lavoro non si è fermato solo alla pittura, c’è quello strano parasole

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