Il Ministero dei Trasporti ha rinnovato la regolamentazione dei corsi per la CQC (Carta di Qualificazione del Conducente) e l’idea di queste novità non ha convinto i nostri lettori.

5 Novembre 2019 di redazione

Il Ministero dei Trasporti ha rinnovato la regolamentazione dei corsi per la CQC (Carta di Qualificazione del Conducente) e l’idea di queste novità non ha convinto i nostri lettori. Effettivamente qualche dubbio c’è, perché anche se si tratta di piccoli cambiamenti, complicano comunque la vita di chi lavora.

CQC: regole da ricordare 

Innanzitutto la CQC non può più essere ottenuta per documentazione poiché sono scaduti i termini per il riconoscimento. Chi ha ottenuto la qualificazione CQC all’estero può richiedere la conversione quando l’autista che ha stabilito la residenza in Italia ha:

patente italiana e CQC estera valida.

Oppure:

quando l’autista ha residenza in Italia ma patente estera e CQC estera valida.

Gli stranieri residenti in Italia che lavorano per una ditta con sede legale in Italia possono svolgere i corsi di qualificazione se dispongono di patente di guida conseguita nell’Unione Europea

 

 

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