Negli Stati Uniti Daimler Trucks porta su strada il primo veicolo industriale ad alta automazione, con livello di guida autonoma 4

16 Novembre 2019 di redazione

Negli Stati Uniti Daimler Trucks porta su strada il primo veicolo industriale ad alta automazione, con livello di guida autonoma 4, che può fare tutto da solo, ma sempre con l’autista a bordo.  Un passo dopo l’altro, il futuro avanza, si avvicina, diventa realtà, e l’insieme dei sistemi di sicurezza e assistenza alla guida rendono possibili  scenari un tempo considerati impensabili. Così, dopo mesi di sperimentazione su percorsi protetti, chiusi al traffico, è giunto il tempo per Daimler, anche negli Stati Uniti, di provare su strada, in condizioni di reale utilizzo, la guida autonoma di livello 4, quella in cui le tecnologie di bordo sono teoricamente in grado di gestire ogni situazione ma non in caso di condizioni meteo particolarmente avverse. Insomma, il camion va da solo, ma il camionista deve essere a bordo.

Daimler Truck e Torc Robotics

Protagonisti di questo storico evento, che va in scena sulle strade della Virginia, sulla costa atlantica degli Stati Uniti, sono Daimler Truck e Torc Robotics, azienda leader nel settore dell’automatizzazione, recentemente acquisita da Daimler. In particolare, Torc Robotics ha portato in dote un insieme di tecnologie già omologate per il traffico su strada e il sistema “Asimov” (dal nome di uno dei più grandi autori di romanzi di fantascienza) per la guida in alta automazione, già sperimentato nel traffico urbano ed extraurbano, con pioggia, neve e nebbia, in tutte le diverse condizioni di luce, diurne e notturne. In ogni caso, in questa prima fase della sperimentazione, sono presenti a bordo del veicolo non una, ma due persone: un ingegnere allo sviluppo, che controlla il sistema, e un autista specializzato, certificato da Daimler Trucks e Torc Robotics.  L’evento è stato ampiamente pubblicizzato negli Stati Uniti, anche per non prendere alla sprovvista chi su quelle strade transita abitualmente e che improvvisamente si è trovato di fronte un possente Freightliner Cascadia color argento, riconoscibile da lontano non solo per le tante scritte che pubblicizzano l’evento, ma anche per la evidente dotazione di radar, telecamere e sensori che coprono ogni lato del veicolo e sorvegliano ogni millimetro di asfalto. Ma quali saranno adesso i prossimi passi? Vedremo presto intere flotte automatizzate percorrere le highway statunitensi?  In realtà, al di là del comprensibile clamore suscitato dalla notizia, la strada da percorrere per una vera robotizzazione del traffico pesante è ancora piuttosto lunga. Intanto va ricordata la situazione particolare del mercato Usa, un Paese in cui molti truck driver stentano ancora a digerire la presenza del cambio automatizzato sui loro bisonti d’acciaio, figuriamoci le tecnologie di guida autonoma. In secondo luogo, la ricerca è adesso concentrata sulla realizzazione di uno chassis per truck specifico per la guida automatizzata, in grado di assicurare la massima efficacia dei sistemi tecnologici presenti a bordo, necessari per garantire affidabilità e sicurezza senza compromessi. Terzo fattore, ancora più decisivo, sarà la creazione di infrastrutture dedicate, con centrali di controllo e nodi logistici progettati per veicoli realmente autonomi. Insomma, il futuro avanza, ma c’è ancora tanto lavoro da fare. 

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