E’ il 12 novembre 2003 quando in un attacco alla base Maestrale a Nassiriya, morirono 19 italiani di cui 12 carabinieri, 5 soldati e due civili. La strage fu provocata da un camion imbottito di esplosivo lanciato a folle velocità contro la palazzina che ospitava i carabinieri della Multinational specialized unit, in missione da soli cinque mesi. Il camion ha forzato il posto di blocco e vani sono stati i tentativi dei nostri soldati di fermare il mezzo. La stampa ha sempre parlato di quattro kamikaze e di 150-300 chili di esplosivo usati nell’azione che hanno sventrato completamente l’edificio. Sotto le macerie hanno perso la vita non solo 12 carabinieri della Msu: Giovanni Cavallaro, Alfio Ragazzi, Massimiliano Bruno, Alfonso Trincone, Daniele Ghione, Filippo Merlino, Giuseppe Coletta, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Enzo Fregosi, Horatio Maiorana, Andrea Filippa, ma anche cinque soldati dell’ esercito:Silvio Olla, Emanuele Ferraro, Massimo Ficuciello, Alessandro Carrisi e Pietro Petrucci e due civili, il regista Stefano Rolla e l’ operatore della cooperazione internazionale Marco Beci.
Immagine via RaiNews