Questo Actros 4163 SLT ha trainato per 11 giorni, su un carrellone a 8 assi, un Airbus 320 semidistrutto e lo ha portato fino alla base delle forze d’elite tedesche. 

13 Agosto 2019 di redazione

Questo Actros 4163 SLT ha trainato per 11 giorni, su un carrellone a 8 assi, un Airbus 320 semidistrutto e lo ha portato fino alla base delle forze d’elite tedesche. 
Lo scorso anno, un Airbus A320 della SmartLynx Airlines, una compagnia aerea estone, durante un volo di addestramento in cui si preparavano alcuni piloti militari con una serie di Touch & Go, si è irrimediabilmente danneggiato dopo un atterraggio di fortuna all’aeroporto di Tallinn. Fortunatamente, a bordo c’erano solo due piloti, quattro cadetti e un ispettore, che sono rimasti tutti più o meno illesi. L’Airbus, però, era quasi da buttare e, a quel punto, sono intervenute le forze armate di Berlino, che lo hanno acquistato (a prezzo di rottame) e lo hanno inviato al campo di addestramento di Calw, ai margini della Foresta Nera, dove si addestrano le KSK, le unità d’elite tedesche. E infatti oggi, l’Airbus serve per simulare interventi speciali all’interno della carlinga con lo scopo di liberare ostaggi o di annullare tentativi di dirottamento o di sabotaggio. È una fine dignitosa per un aereo distrutto durante un volo d’istruzione, ma quello che ci interessa è il viaggio dall’aeroporto di Tallinn fino alla caserma delle KSK. Vediamo com’è andata Prima della fase operativa è intervenuta l’olandese XTRA Partners che si è occupata degli aspetti commerciali. «Già nel 2014 – ha raccontato Eric P. Vermeulen, general manager dell’azienda – le forze armate tedesche mi avevano chiesto di trovare un velivolo per addestrare le forze speciali, ma per quanti sforzi abbia fatto, non c’era niente che andasse bene con il budget che avevamo a disposizione. Poi, è arrivato questo Airbus e abbiamo subito concluso l’affare». A questo punto si è mossa la Magnetic MRO, una società che cura ogni genere di servizi in campo aereo e che ha curato lo smontaggio delle ali e degli stabilizzatori. Il progetto di demolizione è andato avanti per poche settimane direttamente nell’aeroporto di Tallinn. E proprio a questo proposito, Maksim Kolesnik, manager di Magnetic MRO, ha dichiarato: «Avevamo già fatto demolizioni di questo genere, ma mai così grosse. La logistica di questo intervento e quella del trasporto fino in Germania hanno rappresentato per noi una sfida enorme. Che per fortuna è finita bene!».

Un Airbus sulle spalle di un Actros 4163 SLT

Del trasporto eccezionale è stata incaricata la Hermann Paule di Stoccarda, un’azienda che in passato ha fatto trasporti molto impegnativi, come per esempio un razzo Ariane. Il lavoro è cominciato spedendo le ali e gli stabilizzatori dell’aereo (tutti carichi eccezionali, ma non così impegnativi). Poi è toccato alla fusoliera, che era molto lunga. Così sono stati realizzati alcuni modelli 3D della strada da percorrere per accertare se il camion e il suo carico potevano passare. Poi, i tecnici e gli autisti della Hermann Paule sono passati alla fase operativa. Con due gru hanno caricato la fusoliera su un carrellone a 8 assi, trainato da un poderoso Actros 4163 SLT da 630 cv a 4 assi. Il compito non era particolarmente facile, perché la fusoliera dell’Airbus era lunga 54 metri, larga 4,80, alta 4,45 e pesava 89 tonnellate. E non basta, perché il viaggio era davvero molto lungo: infatti, per arrivare da Tallinn fino alla  base di Calw nel Baden-Württemberg al sud della Germania ci sono voluti la bellezza di 11 giorni. Dopo aver attraversato il mar Baltico a bordo della nave roll-on/roll-off “Bore Sea”, l’Actros, con l’ingombrante carico, è sbarcato a Seelandhafen, terminal portuale di Lubecca. Il trasporto eccezionale ha percorso i 990 km da Lubecca a Calw muovendosi solo di notte per non intralciare il traffico diurno passando per Amburgo, Magdeburgo, Norimberga e Stoccarda. Ci sono volute ben tre notti per raggiungere la zona settentrionale della Foresta Nera dove ha sede il KSK. Non tutto è filato liscio, anzi! Il convoglio è stato costretto ad abbandonare due volte l’autostrada a causa di cavalcavia troppo bassi. Non solo: uscendo dall’autostrada, l’Actros SLT ha imboccato una strada secondaria, sulla quale il conducente ha dovuto percorrere un lungo tratto in retromarcia, prima di poter rientrare in autostrada. Dovendo percorrere gli ultimi chilometri in una stradina stretta e ripida all’interno della Foresta Nera, la Hermann Paule ha aggiunto al convoglio un secondo Actros SLT. A poco più di 20 chilometri dalla destinazione finale, nel bel mezzo di una rotatoria all’altezza di Althengstett, si è rotto un tubo idraulico del carrellone. Dopo aver bloccato il traffico per qualche ora, i tecnici sono riusciti a riparare il guasto, permettendo così al convoglio di ripartire e raggiungere la caserma Graf Zeppelin a Calw, sede delle forze speciali KSK della Bundeswehr alle 4 e 30 di sabato mattina.

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