In Friuli Venezia Giulia, un progetto ambizioso sta riscrivendo le regole della sostenibilità industriale, coniugando estrazione, produzione e trasporto a impatto ridotto. Protagonisti della trasformazione sono Fornaci di Manzano, Green Trasporti e Volvo Trucks, uniti in un ecosistema a basse emissioni che rivoluziona la filiera dei laterizi.
Il cuore del progetto è la volontà condivisa di superare i pregiudizi su cave e fornaci, spesso percepiti come luoghi inquinanti e rumorosi. Fornaci di Manzano, attiva dal 1903 e oggi guidata da Marco e Stefano Midolini, ha trasformato il proprio impianto in un polo virtuoso grazie a investimenti in tecnologie a basso impatto: sistemi di abbattimento delle polveri, bonifiche, automazione avanzata e produzione elettrificata. La cottura dei laterizi è alimentata a gas, ma il resto del ciclo produttivo si basa su energia pulita generata da un impianto fotovoltaico da 2,3 MW, che sarà presto affiancato da un parco solare da 1,3 MW con accumulo da 4,5 MW. Questo consentirà di coprire oltre il 60% del fabbisogno energetico dell’impianto.
Anche la logistica interna è in fase di elettrificazione: muletti elettrici e una stazione di ricarica ultra-rapida, aperta anche alla comunità, sono già operativi.
Green Trasporti nasce come costola della DITAC di Antonini Fabiano e si occupa del trasporto del materiale estratto secondo criteri ambientali stringenti. Nelle cave, coltivazione e ripristino avanzano in parallelo: il terreno viene rimosso, il materiale estratto e, al termine, il paesaggio viene ripristinato con nuova vegetazione. Strade asfaltate interne e esplosivi calibrati riducono rumore, vibrazioni e polveri, rendendo l’impatto sulle aree circostanti quasi nullo.
Il Volvo FH Electric nel cuore operativo della sostenibilità
Elemento chiave del sistema è il camion elettrico Volvo FH con cabina Globetrotter e configurazione frontale Classic. Alimentato da sei pacchi batteria per un totale di 540 kWh, consente ricariche in AC fino a 43 kW e in DC fino a 250 kW. Ogni giorno percorre circa 30 km per il trasporto del materiale dalla cava alla fornace, tragitto affrontato a pieno carico all’andata e scarico al ritorno, sfruttando la frenata rigenerativa in discesa.
La ricarica avviene di notte direttamente presso lo stabilimento, utilizzando l’energia prodotta localmente dal fotovoltaico. Il veicolo è equipaggiato con presa di forza per gestire il ribaltamento del semirimorchio e monitorato attraverso servizi digitali avanzati per la manutenzione predittiva. Il pacchetto è completato dal contratto Gold di cinque anni e dalla formula di noleggio a lungo termine tramite RBS, la società di rental del Gruppo Volvo.
L’efficienza del mezzo e la sua integrazione in un contesto produttivo già decarbonizzato dimostrano la possibilità concreta di un trasporto pesante realmente a zero emissioni.
Un esempio replicabile per l’industria dei materiali da costruzione
La collaborazione tra Fornaci di Manzano, Green Trasporti e Volvo Trucks rappresenta una best practice per l’intero comparto. L’equilibrio tra innovazione, gestione responsabile delle risorse e logistica elettrica pone le basi per una filiera replicabile in altri territori.
“L’idea che cave e fornaci debbano essere sinonimo di degrado è superata. Con il nostro progetto dimostriamo che anche in questo settore si può innovare, investire e abbattere le emissioni”, sottolineano Paolo Zambon (Green Trasporti) e Marco Midolini (Fornaci di Manzano).
“La mobilità elettrica è uno dei pilastri della strategia Volvo per le emissioni nette zero, insieme a soluzioni fuel cell e motori a combustione alimentati da fonti rinnovabili”, afferma Giovanni Dattoli, AD di Volvo Trucks Italia.
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