Per ridurre consumi ed emissioni, prende piede l’idea di rivestire i rimorchi degli autoarticolati di pannelli solari, in grado anche di sostenere il fabbisogno energetico dei trasporti a temperatura controllata.
Il Sole per raffreddare il carico
Il trasportatore svizzero Rhyner Logistik ha installato un sistema di pannelli fotovoltaici su un Renault Trucks D Wide Z.E. da 26 tonnellate full electric, per utilizzare l’energia solare per alimentare l’unità di refrigerazione, che così non andrà a gravare sui consumi (elettrici in questo caso), prelevando energia dall’accumulatore di trazione, la quale a sua volta alimenta il motore del camion.
Fortemente impegnata nel trasporto sostenibile e nel rispetto dell’ambiente, l’azienda di Zurigo utilizzerà il mezzo per la consegna delle merci ai supermercati Denner. È giusto precisare che i pannelli solari, montati sul tetto del semirimorchio, non sono sufficienti a fornire l’energia per la trazione, ma permettono di alimentare gli impianti ausiliari, come il sistema refrigerante all’interno del vano di carico e, nel caso occorresse, anche alcuni servizi accessori del camion. È quindi evidente che questo sistema risulta molto efficace nei trasporti a temperatura controllata, soprattutto quando il grado di calore e l’irradiazione solare sono molto alti ed è necessario un “booster” di energia. La Rhyner Logistik si è dotata, inoltre, di una stazione di ricarica rapida all’interno del deposito, permettendo ai suoi autocarri “full electric” di essere ricaricati durante le operazioni di carico e scarico delle merci, ottimizzando autonomia e tempi. L’utilizzo cittadino, poi, dove le frenate sono frequenti, consente di recuperare l’energia di frenata e risparmiare ancora un ulteriore 20-30% a vantaggio di una maggiore autonomia.
Scania vuole alimentare il motore elettrico
Scania sta sviluppando un progetto di ricerca per la realizzazione di un rimorchio rivestito di celle solari per alimentare un camion ibrido plug-in. Lo studio preliminare ha riguardato anche operazioni di simulazione, svolte nell’area della Svezia centrale, i cui risultati indicano un potenziale risparmio di carburante del 5-10%. In Svezia c’è abbastanza luce solare per generare energia dalla primavera all’autunno, mentre negli altri periodi l’irradiazione è insufficiente. Al contrario, lo stesso studio condotto in Spagna meridionale ha dimostrato un risparmio di carburante doppio rispetto alla Svezia, avendo la Spagna del sud l’80% di ore di luce solare in più rispetto al Paese scandinavo. Il rimorchio sarà lungo 18 metri, con un’area totale di rivestimento a celle solari lungo i lati e sul tetto di 140 mq. Sarà destinato inizialmente all’azienda di trasporto svedese Ernst Express, che ha anche collaborato con Scania nei test della prima strada dotata di linea aerea elettrica a contatto (la stessa utilizzata da treni e filobus). I test verificheranno anche se il rimorchio può generare energia quando le batterie sono completamente cariche e il camion è parcheggiato, ad esempio durante i fine settimana. Eric Falkgrim, Technology Leader in Vehicle Design di Scania è molto soddisfatto dei risultati raggiunti poiché: «Le celle solari prima d’ora sono state impiegate su barche, roulotte ecc… ma solo per alimentare sistemi ausiliari come frigoriferi e cucine, e non per alimentare il propulsore vero e proprio». Il progetto, tutto scandinavo, è finanziato da Vinnova, l’agenzia per l’innovazione del governo svedese, e, oltre a Scania e Ernst Express, è guidato da Midsummer, produttore di pannelli solari, l’Università di Uppsala, che conduce ricerche avanzate per realizzare celle solari più efficienti, e la società energetica Dalakraft.