Nell'interrogatorio col pm dall'autista del filobus che il 7 dicembre scontrandosi con un mezzo dell'Amsa, ha provocato la morte di una filippina di 49 anni, ha fornito la propria versione

3 Gennaio 2020 di redazione

Nell’interrogatorio col pm dall’autista del filobus che il 7 dicembre scontrandosi con un mezzo dell’Amsa, ha provocato la morte di una filippina di 49 anni, ha fornito la propria versione “Non ero al telefono, non ero distratto da nulla ma ho avuto un mancamento e mi si è offuscata la vista”. 
L’autista 28enne aveva cominciato a lavorare per l’Atm a giugno e ora deve rispondere dell’accusa di omicidio stradale.
Secondo quanto spiegato dal legale dell’uomo, l’avvocato Salvatore Leotta, il giovane sta vivendo il momento con molta sofferenza e quando ha risposto alle domande del magistrato è scoppiato in un pianto a dirotto.  “Già stava un po’ male. Andava molto piano, anche perché sui mezzi c’è un limitatore della velocità. Non ha avuto nemmeno la percezione che il semaforo fosse rosso in quanto ha avuto un capogiro e ha visto tutto offuscato” ha spiegato il legale a Tgcom24. 

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