La lunga storia dell’Olio Fiat che dal 2008 fa parte di PETRONAS, abbiamo intervistato Fulvio Savio, Marketing Manager Italia e Africa.

20 Dicembre 2024 di Redazione

La lunga storia dell’Olio Fiat che, nel corso del tempo, è diventato una potenza internazionale, che dagli stabilimenti di Villastellone sta conquistando il mondo.

“Prima di diventare PETRONAS Lubricants Italia noi avevamo già una storia molto lunga e importante. Siamo nati alla fine degli anni ’20, con una particolarità rara in questo mondo: eravamo la Divisione Lubrificanti del Gruppo Fiat. Quei lubrificanti nascevano insieme ai motori, progettati “su misura” per rispondere alle esigenze Fiat”.

Racconta Fulvio Savio, Marketing manager Italia e Africa

Poi, l’azienda è diventata Selenia Lubrificanti e, in seguito, è passata a diversi fondi, fino a quando, nel 2008, non è arrivata a PETRONAS, una multinazionale malese.

“È stato un incontro strategico, perché noi abbiamo portato le nostre competenze e la nostra conoscenza nel mondo dei lubrificanti, ma PETRONAS ci ha dato delle opportunità importanti in termini di investimenti, ricerca e sviluppo che solo una grande multinazionale può offrire”.

Aggiunge Savio.

Massima efficienza

“Nello stesso tempo è cambiato lo spirito del nostro lavoro. Tanti anni fa, un buon lubrificante doveva assicurare grandi performance, velocità, grinta, mentre oggi, conta soprattutto l’efficienza. Dobbiamo progettare fluidi che favoriscano il TCO e la riduzione dei consumi e, infatti, siamo arrivati a mettere sul mercato un lubrificante che garantisce un risparmio del 3% di carburante. E questo significa anche una maggiore ecosostenibilità».

Continua Savio.

Inoltre, si sono allungate anche le percorrenze: un camion che prima doveva cambiare l’olio ogni 60/70mila km adesso arriva tranquillamente a 150mila.

“Tanto più – aggiunge Savio – che i nuovi motori richiedono una minor quantità d’olio rispetto a quella che serviva in passato”.

Aggiunge Savio.

L’olio Urania

“Per quanto riguarda l’aspetto dell’ecosostenibilità, il nostro Urania è un olio interamente sintetico, a basso contenuto di elementi inquinanti e in grado di sostenere l’efficienza del sistema di abbattimento dei gas di scarico. E ora abbiamo immesso sul mercato la gamma Urania Green, per mezzi commerciali e pesanti, che si basa sulla tecnologia StrongTech, sviluppata presso il PETRONAS Global Research & Technology Center di Santena (TO). Questa formula consente la formazione di un film fluido eccezionalmente forte e in grado di estendere gli intervalli di cambio olio, di ridurre al minimo l’usura e di limitare i fermi macchina. Ma dal punto di vista dell’attenzione per l’ambiente, abbiamo fatto un passo avanti anche con gli imballi, che con l’utilizzo di plastica riciclata e cartone, ci hanno consentito di rinunciare al 92% della plastica».

Ci spiega Savio.

Mentalità dinamica

“Ormai siamo un’azienda multiculturale, ricca di esperienze e di tecnologie raffinatissime e siamo diventati fortemente attrattivi. Tecnici e chimici vogliono lavorare con noi, perché a Santena ci sono orizzonti di ricerca affascinanti. Il merito, però, è anche delle sponsorizzazioni della Superbike, della Moto GP e della Mercedes in Formula Uno. Ma queste esperienze sono servite anche a sviluppare una mentalità aziendale più dinamica: mai fermarsi ai risultati ottenuti, perché le tecnologie corrono e chi si ferma resta indietro. E infatti siamo in grado di realizzare fluidi che non solo rispondono alle specifiche internazionali, ma che vanno incontro in pieno a quelle richieste da ogni singolo Costruttore. È così che i nostri prodotti hanno conquistato spazi sempre più ampi, non solo in Europa, ma a livello internazionale”.

Conclude Savio.

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