22 Marzo 2021 di Alessandro Bottero

NOVEMBRE POSITIVO PER I VEICOLI INDUSTRIALI, MA SULL’ANNO SI SENTE ANCORA IL PESO DEL PRIMO LOCKDOWN

Per i veicoli pesanti con massa totale a terra uguale o superiore alle 16 ton, a novembre il mercato ha fatto registrare un incremento del +37,7% sullo stesso mese dell’anno precedente (1983 unità immatricolate contro 1440), che porta il risultato del comparto nei primi undici mesi del 2020 a -12,6% in confronto alla stesso periodo del 2019 (15.054 immatricolazioni contro 17.226

La coda del primo lungo lockdown ha lasciato il segno nel mercato dei veicoli commerciali e industriali. Per i primi, con massa totale a terra superiore alle 3,5 ton, le immatricolazioni, secondo il Centro Studi e Statistiche di UNRAE, l’Associazione delle Case estere, sulla base dei dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state 2338, il 31,1% in più dello stesso mese del 2019, ma non ancora sufficienti a pareggiare il conto su base annuale. Infatti, considerando i primi undici mesi del 2020 la perdita resta consolidata al 13,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (18.505 immatricolazioni contro 21.451).

IN SOFFERENZA ANCHE I “PESANTI”

Analogamente, il mercato dei veicoli industriali con massa totale a terra uguale o superiore alle 16 ton, seguono il medesimo andamento: sebbene le immatricolazioni di novembre abbiano fatto registrare un +37,7% sullo stesso mese del 2019 (1983 unità immatricolate contro 1440), il totale sugli 11 mesi del 2020 però segna ancora il segno negativo (-12,6%) sullo stesso periodo (15.054 immatricolazioni contro 17.226). “Il fatto che i dati di mercato che rileviamo in questa seconda ondata di contagi sembrino procedere su valori di positività, contrariamente a quanto avvenuto nella prima ondata – afferma Paolo Starace, presidente della sezione Veicoli Industriali di UNRAE – può dipendere dal fatto che il lockdown sia stato meno severo rispetto alle attività manifatturiere che di fatto non hanno chiuso, con conseguente sostegno della produzione industriale e della domanda di trasporto. Inoltre, rileviamo un incremento di consegne del segmento flotte, le quali hanno di fatto posticipato a fine 2020 le consegne di acquisti conclusi nella prima partedell’anno. Hanno contribuito a tutto ciò la ritrovata fiducia dei trasportatori nel rinnovare il parco circolante, grazie al saldo dei contributi agli investimenti arretrati e l’apertura dei termini del primo periodo di incentivazione agli investimenti per il 2020 e il 2021”.

(Parte 01 – Parte 02)

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