Giunto alla sua terza edizione, Med Move – organizzato da Expo Mediterraneo – torna a Catania per affrontare le nuove sfide della logistica e dei trasporti, tra sostenibilità, digitalizzazione e riorganizzazione dei flussi nel cuore del Mediterraneo.
Il mondo dei trasporti si dà appuntamento a Catania dal 3 al 5 ottobre prossimi in occasione del Med Move, il Salone dei Trasporti e della Logistica Mediterranea, l’evento rivolto agli operatori del settore giunto alla terza edizione.
Sarà una fiera dedicata al distretto dei trasporti, con una vetrina sulle ultime novità – dai veicoli commerciali pesanti e leggeri ai rimorchi, semirimorchi, ricambistica, pneumatici, equipaggiamenti, accessori e soluzioni IT – ma in più sarà un’importante occasione di incontro e confronto sulle tematiche più attuali, trattate da esperti e stakeholder.
Nuova efficienza
La mobilità delle merci nel Mediterraneo sta vivendo una fase di trasformazione. Due azioni parallele, supportate da Unioncamere e Uniontrasporti, puntano a ridisegnare l’efficienza del nostro sistema logistico: la realizzazione di infrastrutture strategiche, come il Ponte sullo Stretto di Messina, e la promozione della logistica collaborativa tra committenti e le imprese di trasporto e di logistica.
Il rafforzamento delle infrastrutture, insieme alla diffusione della logistica collaborativa – promossa attraverso le due società del sistema camerale, Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI) e Uniontrasporti, in collaborazione strategica con l’Associazione Observatory Transport Compliance Rating (O.T.C.R.) – rappresentano leve fondamentali per migliorare la mobilità delle merci nell’area mediterranea.

La “coopetizione”
«La parola d’ordine della logistica collaborativa – commenta Antonello Fontanili, Direttore di Uniontrasporti – è “coopetizione”: un mix di cooperazione e competizione. L’obiettivo è condurre il settore a una crescente efficienza e flessibilità con una riduzione dei costi operativi, una maggiore competitività generale e un conseguente aumento dei ricavi, ma anche con significativi benefici sociali e ambientali».
Alla base della logistica collaborativa vi è l’idea di costruire partnership tra imprese di produzione, distributori, fornitori di servizi logistici e clienti, al fine di pianificare le attività e gestire in modo sostenibile e agile le risorse.
Molti benefici
La capacità di collaborare tra i vari attori delle filiere recherebbe anche benefici ambientali e sociali. Razionalizzare il settore, aumentandone l’efficienza, ridurrebbe la congestione stradale (fino a un 15% in meno di mezzi circolanti nelle aree urbane), le emissioni di gas climalteranti e il tasso d’incidentalità.
La necessaria realizzazione di sistemi digitali avanzati richiederebbe specifiche professionalità, con la creazione di posti di lavoro per 20/30 mila nuovi impieghi nel medio termine.

Un impatto positivo
Del Ponte sullo Stretto si è parlato ampiamente nella scorsa edizione di Med Move, perché l’opera produrrà nel tempo benefici economici e sociali ben superiori ai suoi costi.
I suoi vantaggi, infatti, al netto dei costi, vengono espressi in termini monetari mediante il VANE (Valore Attuale Netto Economico), e risultano positivi per più di 1,8 miliardi di euro, con un rapporto benefici costi di 1,2. Questo è, in sintesi, l’impatto positivo che il Ponte sullo Stretto potrà portare al Paese.
Rafforzare il dialogo
Conclude Fontanili: «La partecipazione del sistema camerale a Med Move 2025 conferma l’impegno nel sostenere lo sviluppo delle infrastrutture e della logistica a supporto della competitività delle imprese. Questo evento rappresenta una grande occasione per rafforzare il dialogo tra istituzioni, operatori economici e territori. Attraverso Uniontrasporti e la rete delle Camere di commercio, intendiamo valorizzare il ruolo centrale del Mezzogiorno e promuovere innovazione, sostenibilità e integrazione nei sistemi di trasporto, leve decisive per una crescita inclusiva e duratura del nostro Paese».
Così, Med Move si conferma il luogo ideale per creare matching e sviluppare business.