58 aziende espositrici, oltre 100 brand, 2000 visitatori e poi convegni, panel tematici e tante opportunità, per un dialogo sempre più stretto con i diversi attori della filiera internazionale
La seconda edizione di Med Move a Misterbianco ha rappresentato un’importante occasione per il settore dei trasporti e della logistica nel Mediterraneo. Si è discusso del Ponte sullo Stretto, che potrebbe rappresentare un punto di svolta per le connessioni tra Sicilia e Calabria, ma anche un volano per lo sviluppo economico del Sud Italia. E poi, nei diversi incontri, si è parlato di sostenibilità, digitalizzazione e sicurezza, che rappresentano le sfide attuali del settore. Med Move, quindi, non solo si conferma come un importante appuntamento fieristico, ma diventa anche un palcoscenico per mettere in luce le strategie future per il progresso della logistica nel Mediterraneo.
I temi del futuro
Insomma, come abbiamo visto, questa edizione 2024 ha offerto un’importante piattaforma di discussione su temi strategici per il futuro dei trasporti e della logistica, ma in più è servita a mettere in evidenza la crescita economica nel Mezzogiorno che, insieme a una politica di incentivi, come la Decontribuzione Sud e le Zone Economiche Speciali, potrà favorire lo sviluppo delle imprese locali. Dunque, Med Move si pone come catalizzatore di energie per affrontare le sfide del futuro, mettendo al centro la competitività sostenibile e la cooperazione tra i vari attori del settore. In sostanza, Med Move è apparso come un punto di partenza del dialogo tra istituzioni, imprese e operatori nel settore della logistica e dei trasporti.
Attenzione per il nord africa
Ma c’è di più: la fiera ha mostrato una concreta capacità di intercettare flussi logistici e commerciali dal Nord Africa, soprattutto in un momento in cui questa area cresce e cresce nello stesso momento anche l’interesse delle aziende europee per quei mercati.
La posizione strategica del Sud Italia nel Mediterraneo come hub logistico è un vantaggio competitivo da sfruttare. Migliorare l’efficienza nelle catene di approvvigionamento tra Europa e Africa può non solo rafforzare i legami commerciali tra le due sponde del Mediterraneo, ma anche promuovere uno sviluppo economico sostenibile e integrato, capace di generare benefici a lungo termine per l’intera regione.
Questo approccio potrebbe infatti contribuire a migliorare la resilienza delle economie locali e a posizionare il Mezzogiorno come un punto di riferimento chiave nel panorama logistico europeo.
Interpreti internazionali
L’edizione 2024 ha introdotto uno spazio dedicato all’internazionalizzazione e a incontri B2B, coinvolgendo rappresentanti diplomatici e vari consoli onorari da diverse repubbliche, tra cui Azerbaigian, Turchia, Senegal e Malta. E infatti erano presenti la Camera di Commercio Italo-Azerbaigiana e l’“Afro.Med Association”, che ha contribuito a promuovere la cooperazione tra le PMI italiane e i mercati africani e medio-orientali. Grazie a questa visione internazionale, Med Move si è affermata, dunque, come un’importante piattaforma per il settore dei trasporti.
Un ponte sul mediterraneo
Poi, c’è stato il convegno “Sicilia: un ponte sul Mediterraneo”, che ha esplorato il ruolo strategico della Sicilia nella logistica attuale e futura, evidenziando le sfide legate all’insularità e le necessità infrastrutturali, come il ponte sullo Stretto di Messina. L’evento ha visto la partecipazione di esperti del settore e dell’assessore regionale Alessandro Aricò, con un focus sulle problematiche economiche che le aziende di trasporto affrontano in Sicilia, stimando un costo di circa 6,5 miliardi all’anno per la Regione.