Guida autonoma? Si, no, forse …
Si continua a lavorare sulla guida autonoma dei camion, ma qualcuno si tira indietro e qualcun altro, invece, guarda (forse) troppo avanti…
Della guida autonoma parliamo ormai da almeno quattro anni e sappiamo bene che alcune grandi Case stanno investendo molto su queste tecnologie, anche sperimentando diversi livelli di autonomia, con gli autisti a bordo chiamati in causa solo in alcuni momenti particolari o addirittura senza autisti a bordo. Ma non tutti, evidentemente, lo considerano un buon investimento…
Guida autonoma? Si, no, forse …Hyundai sì, Uber no
Tra gli ultimi arrivi nel campo della guida autonoma applicata all’autotrasporto segnaliamo la Hyundai. La casa coreana ha infatti appena terminato con successo il primo test su strada di un camion con guida autonoma di livello 3 (con autista a bordo chiamato a intervenire in particolari momenti) su un percorso di 40 chilometri. Il truck, uno Hyundai Xcient appositamente allestito, è riuscito ad affrontare il traffico senza grossi problemi e con interventi minimi da parte del camionista. Tutto il contrario di Uber, che ha appena annunciato ufficialmente l’abbandono del suo progetto di autocarri autonomi, per concentrarsi solo sulle automobili senza conducente. La notizia fa rumore perché Uber, solo due anni fa, aveva investito circa 580 milioni di euro per acquisire la Otto, una startup specializzata in autocarri intelligenti.
Guida autonoma: camion droni?
Se Uber rinuncia, Volvo Trucks rilancia. La Casa svedese ha infatti appena mostrato il suo nuovo progetto di motrici autonome, elettriche, gestite a distanza da una centrale. In pratica si tratta di veri e propri droni, in cui la presenza di un autista non è nemmeno prevista. Ma questi ultimi, probabilmente utili in alcune situazioni protette, come per esempio i grandi porti, facciamo fatica a chiamarli ancora “camion”.