Il comparto dell’idrogeno pulito sta vivendo una fase di espansione senza precedenti: a livello mondiale gli investimenti impegnati hanno superato quota 110 miliardi di dollari, distribuiti in oltre 500 iniziative già operative, in costruzione o con decisione finale di investimento. Rispetto all’anno precedente si registra un incremento di 35 miliardi di dollari, con un tasso medio di crescita annua del 50% dal 2020. Lo evidenzia il Global Hydrogen Compass dell’Hydrogen Council, elaborato insieme a McKinsey & Company.
Tra le oltre 140 realtà industriali aderenti all’Hydrogen Council spicca Linde, leader mondiale nei gas tecnici e nell’ingegneria, che in Italia opera con sede principale ad Arluno, alle porte di Milano, e con una rete diffusa di depositi e punti vendita.
Il ruolo strategico di Linde nella transizione energetica e nell’idrogeno
“Nonostante le incertezze normative e il contesto macroeconomico complesso” sottolinea Andrea Porrini, CEO di Linde Gas Italia, “La nostra azienda continua a investire nelle tecnologie a basse emissioni. Crediamo fermamente che l’idrogeno e la cattura della CO2 saranno elementi essenziali per decarbonizzare i settori cosiddetti hard-to-abate.”
Il rapporto dell’Hydrogen Council evidenzia come il mercato dell’idrogeno stia seguendo un percorso di maturazione: i progetti solidi avanzano, mentre quelli meno strutturati vengono ritirati. Dal 2020 sono stati annunciati a livello globale oltre 1.700 progetti, pari a un aumento di 7,5 volte. Nello stesso arco temporale circa 50 iniziative, soprattutto legate all’idrogeno rinnovabile nelle fasi iniziali, sono state cancellate, a conferma della selezione naturale indotta da fattori come tassi d’interesse elevati e lentezze nell’attuazione delle politiche di settore.
Un know-how centenario nell’idrogeno
La forza di Linde risiede in oltre 100 anni di esperienza nell’idrogeno e in una presenza consolidata lungo tutta la filiera: produzione, distribuzione, stoccaggio e applicazioni finali. L’azienda gestisce più di 150 impianti di Steam Methane Reforming (SMR) e unità di Pressure Swing Adsorption (PSA), ha installato oltre 80 elettrolizzatori e possiede la più grande flotta mondiale di autocisterne dedicate. A ciò si aggiungono più di 210 stazioni di rifornimento per la mobilità a idrogeno già operative nel mondo.
“Copriamo l’intero spettro delle tecnologie” prosegue Porrini “Dall’idrogeno convenzionale (grigio), a quello a basse emissioni (blu), fino a quello rinnovabile (verde). Il nostro obiettivo è sostenere clienti di diversi settori nella decarbonizzazione, fungendo da veri e propri abilitatori della transizione energetica”.
Anche a livello nazionale, Linde Gas Italia è stata protagonista dei primi due distributori di idrogeno per la mobilità a Bolzano e Mestre. Inoltre, è impegnata nello sviluppo di soluzioni per la decarbonizzazione del trasporto marittimo e per la produzione di energia da fonti sostenibili. Un impegno che consolida il ruolo dell’azienda come attore chiave della transizione energetica italiana, in linea con le tendenze e i progetti globali.
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