Oltre a quella del gasolio si registra l’impennata dell’AdBlue, un effetto collaterale dei rincari a livello globale del metano, gas necessario per produrre l’additivo.

27 Luglio 2022 di redazione

A cura di Daniele Pizzo

Caro Professione Camionista, come se non bastassero i folli rincari del prezzo del gasolio degli ultimi mesi, adesso noi autotrasportatori che abbiamo speso tanti soldi, guadagnati con sudore e fatica, per poter svolgere il nostro mestiere con camion il più possibile recenti e dunque meno inquinanti, ci ritroviamo con l’ennesima gatta da pelare, anzi, da pagare: il rincaro dell’AdBlue, la “pozione magica” che doveva rendere pulitissimi i motori a gasolio e che adesso diventa un’altra, ennesima, stangata per noi camionisti. Possibile che non si riesca mai a lavorare tranquilli?

A.M. – provincia di Foggia

Caro lettore, l’aumento improvviso del prezzo dell’AdBlue è un’altra conseguenza dell’impennata del prezzo del metano che si è registrata nelle scorse settimane. Il gas naturale è infatti una delle risorse necessarie per produrre l’ammoniaca, un elemento fondamentale per la produzione dell’additivo necessario al funzionamento “pulito” dei più recenti motori a gasolio. Il paradosso è che questa dinamica dei prezzi svantaggia le aziende che lavorano con camion più recenti e avvantaggia quelle che si servono di veicoli più datati, con buona pace dei sostenitori del contenimento, pur giusto, delle emissioni inquinanti. Non resta che sperare e attendere che il prezzo si “normalizzi”, anche se difficilmente – per non dire praticamente mai – di seguito a rincari così eclatanti seguono prezzi in discesa fino alla situazione precedente…

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