Lo chiamano “Il Ponte delle Montagne Russe”, ma si trova in Giappone e non è – come si dice da quelle parti – un percorso mortale. Però è una delle discese più impressionanti che possano capitare a chi guida (un camion o un’auto non fa differenza). Spieghiamo bene di che cosa si tratta…
L’Eshima Ohashi Bridge unisce due città giapponesi: da una parte c’è Matsue, una bella cittadina di 200 mila abitanti, con un castello piuttosto famoso, e, dall’altra, c’è Sakaiminato che è più piccola e ha sì e no 35 mila abitanti. Tutte e due le città si affacciano sul Mar del Giappone e guardano verso la Corea del Sud, ma sono separate da un braccio di mare che ha reso necessaria la costruzione di questo incredibile Eshima Ohashi Bridge.
Il ponte è lungo 1 km e 700 metri (insomma, niente di che), per un lungo tratto sale con una pendenza di circa il 5,1%, poi – arrivata in cima – la strada scende giù a precipizio verso Matsue, toccando una pendenza del 6,1%. Proprio a causa di questo salto impressionante, dalla salita alla discesa, i giapponesi lo chiamano il Ponte delle Montagne Russe. E, in effetti, è accertato che si tratta del ponte più ripido del mondo. Ma che bisogno c’era di salire tanto in alto e poi di scendere così in picchiata?
Gli ingegneri giapponesi avevano un obbligo, lasciare alta la luce del ponte, in modo da farci passare sotto i pescherecci che si dirigono verso il mare aperto. Solo che, dalla parte di Matsue, non c’era spazio abbastanza per consentire una discesa più dolce della strada. Così, gli ingegneri hanno deciso di realizzare questa specie di salto nel vuoto che, come dicono in tanti, fa impressione anche a chi c’è abituato. In realtà, c’era un’altra possibilità: si poteva realizzare un ponte mobile, come si usa in tutte le città portuali del mondo, ma quella è una zona trafficata e alzare e abbassare il ponte avrebbe significato interrompere per un bel po’ il flusso di auto e camion. Insomma, non c’era altro modo…