Fast & Furious è un marchio in continua crescita. La puntata precedente (la numero 8), che vedeva nel cast anche Vin Diesel (questa volta non c’è), ha totalizzato record d’incassi spaventosi. Nella prima settimana aveva battuto perfino Star Wars – il risveglio della Forza (che era già un record pazzesco) e ha incassato nel mondo un totale di un miliardo e 236 mila dollari. Con prestazioni del genere, una nona puntata era scontata e infatti, eccola! Storia classica e nemmeno tanto appassionante: Dwayne Johnson, nella parte di Hobbs, un gigantesco ex poliziotto, e Jason Statham, nella parte di un ex agente inglese convertitosi al crimine, devono affrontare un tipaccio molto cattivo, ma purtroppo anche molto in gamba, che si chiama Brixton. Il mascalzone (potenziato geneticamente come un Terminator) potrebbe rovinare il genere umano utilizzando una terribile arma biologica, ma Hobbs & Shaw, che fin dall’inizio si odiano, dovranno allearsi per batterlo
PERCHÉ SÌ
Nella serie di Fast & Furious quello che ha sempre funzionato sono le auto e l’azione. Questa volta però c’è un ingrediente in più: un po’ di ironia, che potrebbe rendere il mix ancora più godibile e scacciapensieri.
PERCHÉ NO
La trama è sempre quella e gli sceneggiatori si sono dovuti inventare un super criminale per mettere in difficoltà Dwayne Johnson e soci. E questo vuol dire che il ciclo è alla fine. Anche perché manca Vin Diesel!