Nel cuore del campus Daimler Truck a Leinfelden-Echterdingen, i visitatori sono abituati a incrociare un protagonista silenzioso: la fedele replica del primo camion mai costruito. Un pezzo unico che ha fatto da cornice all’ingresso principale e che, dopo anni come icona statica, è ora al centro di un progetto senza precedenti. Con il suo 130° anniversario alle porte, il primo camion mai costruito non resterà confinato alla memoria museale, ma tornerà a muoversi grazie a un accurato restauro tecnico.
Daimler Truck, un progetto che unisce storia e futuro
Il restauro non è un semplice intervento conservativo: è un’iniziativa che fonde tradizione, formazione e innovazione. Il camion è stato affidato alla Philipp Matthaus Hahn Schule di Nurtingen, istituto leader nella formazione su veicoli d’epoca e youngtimer nella regione di Stoccarda.
Qui, il lavoro sarà portato avanti da apprendisti specializzati, guidati da docenti esperti, come parte di un percorso formativo dedicato al recupero di mezzi storici. L’intento è mantenere intatta l’autenticità del veicolo, ma al tempo stesso restituirgli la possibilità di muoversi sulle proprie ruote, come accadeva oltre un secolo fa.
Il restauro diventa così un’occasione di scambio intergenerazionale: maestri artigiani trasmettono le loro competenze ai giovani, che a loro volta sperimentano con mano le radici dell’ingegneria automobilistica.
Il rientro del camion a Leinfelden-Echterdingen è fissato per la fine di agosto 2025. Proprio in quell’occasione, il veicolo sarà protagonista allo Spitzkraut Classics, manifestazione autunnale che celebra le icone automobilistiche del passato.
Lì, il pubblico potrà assistere a un momento unico: non solo vedere da vicino una replica fedele del primo camion della storia, ma osservarlo in movimento, testimonianza viva di un’eredità tecnologica che continua a ispirare.
Daimler Truck: una tradizione che evolve
Fondata più di 125 anni fa, Daimler Truck rappresenta uno dei colossi mondiali dei veicoli industriali, con oltre 100.000 dipendenti e una presenza globale. Il restauro del primo camion non è solo un’operazione simbolica, ma una dichiarazione d’intenti: il legame tra passato e futuro, tra pionierismo e innovazione.
Mentre l’azienda guarda alla mobilità sostenibile e alla transizione verso il trasporto a zero emissioni, mantiene viva la memoria delle proprie origini, celebrando un mezzo che ha dato il via al concetto moderno di trasporto su gomma.
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