24 Gennaio 2019 di redazione

In arrivo il tachigrafo intelligente

Traccia il viaggio di un camion da quando parte a quando arriva, permette di catturare i dati “al volo”, senza fermare l’autista, aiuta le forze dell’ordine, ma forse anche i camionisti. 
Del tachigrafo intelligente si era parlato fin dall’anno scorso, ma sembra che ormai siamo agli sgoccioli e che, dopo un ultimo rinvio, il 15 giugno entrerà in vigore il Regolamento 2018/502 che stabilisce l’introduzione ufficiale della nuova normativa. Si parte dall’idea che il tachigrafo dev’essere collegato a un navigatore, in modo che il camion (e dunque l’autista) possano essere tracciati dal momento in cui comincia il lavoro, con rilevamenti di tre ore in tre ore, fino alla fine della giornata. L’aggancio tra navigatore e tachigrafo consente inoltre di verificare velocità e distanze percorse permettendo tutti i controlli necessari. In poche parole, la polizia stradale, attraverso comunicazione remota mirata con Trasponder, può connettersi al veicolo in movimento e scaricare i dati senza nemmeno fermare l’automezzo.

In arrivo il tachigrafo intelligente: la raccolta dati

I dati raccolti in questo modo servono solo a controllare un uso improprio o una manomissione del tachigrafo, eventuali alterazioni o qualche eccesso di velocità. Attenzione, l’idea è quella di consentire alla polizia di fare una prima scrematura dei mezzi, in modo da non fermare (e non far perdere tempo) a chi è in regola, ma il nuovo Regolamento stabilisce anche che i dati devono essere memorizzati solamente per il controllo e, in caso di assenza di violazioni, devono essere eliminati entro 3 ore dalla registrazione. Nel caso di contravvenzione, poi, la pattuglia deve fermare il camion ed emettere subito la multa.

Tachigrafo intelligente: la carta tachigrafica

Per condurre un veicolo dotato di tachigrafo intelligente di seconda generazione serve una carta tachigrafica di seconda generazione. Chi è in possesso di carta tachigrafica di prima generazione non potrà inserirla in un tachigrafo di nuova generazione, mentre chi avrà già la carta di seconda generazione potrà utilizzarla quando conduce veicoli con tachigrafo di vecchia generazione. Tutti i dati sono considerati come personali, quindi il conducente deve dare il proprio consenso perché possano essere trasmessi a terzi. Sembra una misura protettiva della privacy, ma il consenso viene dato dal camionista al primo inserimento di una carta del conducente.
Attenzione, è sempre necessario che sulla carta tachigrafica sia registrato il numero della patente del conducente. Questo numero deve essere visibile nella parte anteriore sotto la data di scadenza, ma se la patente è stata duplicata, il numero deve essere quello che è esposto nella parte posteriore. Quindi, per essere sempre in regola, un camionista deve annotarsi le tre scadenze importanti che gli permettono di guidare un veicolo. E sono: la scadenza della patente, la scadenza della carta di qualificazione (CQC) e la scadenza della carta tachigrafica. La patente verrà rinnovata con la certificazione medica; la carta di qualificazione con un corso di aggiornamento di 35 ore e invece, per la carta tachigrafica, basterà presentare una domanda alla Camera di Commercio della città di residenza.  Tutti e tre i documenti, salvo casi particolari, hanno la validità di 5 anni

Questo e molto altro sul numero 244 di Professione Camionista, il edicola dal 30 Gennaio e disponibile online

Lascia un commento

qui