L’analisi dei dati relativi ai primi otto mesi del 2025 evidenzia un mercato dei veicoli industriali e degli autobus caratterizzato da dinamiche opposte. Luglio ha segnato una ripresa per camion e rimorchi, mentre gli autobus hanno subito un brusco calo. Ad agosto, invece, il comparto bus ha mostrato un rimbalzo positivo, a fronte di una frenata degli autocarri.
Seguendo l’andamento del mercato dei veicoli industriali e degli automobus, nel solo mese di luglio sono stati registrati 2.899 nuovi autocarri, pari a +4,8% rispetto allo stesso mese del 2024. I rimorchi e semirimorchi pesanti hanno totalizzato 1.648 unità (+15,2%). In contrazione, invece, gli autobus, con 527 immatricolazioni (-21,3%), penalizzati soprattutto dal trasporto pubblico locale.
Ad agosto, il quadro si è ribaltato: gli autocarri hanno chiuso con 1.333 unità (-4% su base annua), mentre i rimorchi hanno mantenuto un progresso (+9,9%). Gli autobus hanno invece messo a segno una crescita robusta con 327 unità immatricolate (+27,7%), trainate in particolare dai turistici e dagli scuolabus.
Mercato veicoli industriali: bilancio gennaio-agosto 2025
Guardando al periodo complessivo gennaio-agosto, il segmento autocarri si ferma a 18.752 unità, in calo del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. La contrazione riguarda soprattutto i trattori stradali (-16,2%), mentre si segnala l’eccezionale crescita dei veicoli tra 3,5 e 5 tonnellate (+123,5%).
Il comparto dei rimorchi e semirimorchi pesanti si distingue per la solidità della domanda: 10.245 unità immatricolate (+9,1% rispetto al 2024), con i semirimorchi in aumento (+9,8%) e i rimorchi sostanzialmente stabili.
Il mercato autobus, invece, resta in difficoltà: 3.477 immatricolazioni nei primi otto mesi (-21% rispetto al 2024). In crescita soltanto gli autobus e midibus turistici (+38,8%), mentre trasporto pubblico locale, minibus e scuolabus continuano a registrare flessioni significative.
Le prospettive per il settore
Le associazioni di categoria evidenziano l’urgenza di misure a sostegno del rinnovo delle flotte, indispensabili per favorire la transizione ecologica e sostenere la competitività. Tra le priorità: attuare tempestivamente le risorse già stanziate, creare fondi pluriennali per i veicoli di ultima generazione e incentivare carburanti alternativi come biometano e HVO.
Per il comparto autobus, l’attenuarsi degli effetti del PNRR ha accentuato le difficoltà, riportando incertezza tra produttori e operatori del trasporto. Senza politiche di sostegno stabili e mirate, il rischio è un ulteriore ridimensionamento di un settore che impiega migliaia di addetti e ha un ruolo strategico nella mobilità sostenibile.
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