3 Febbraio 2017 di Redazione Social

È ANDATO IN ONDA CON SUCCESSO SU CANALE 5 UN FILM DEDICATO ALLA VITA (IRREGOLARE) DI UN AUTISTA, PRODOTTO DALLA FAMIGLIA ADILETTA

E’ stato un successo importante, di quelli che segnano un “prima” e un “dopo”. Il film di Lucio Gaudino, Il camionista, è andato in onda alla fine dell’anno su Canale 5 e ha raccolto ben 2 milioni e mezzo di telespettatori, un pubblico molto vasto per un tema difficile e che pochi conoscono. Ma c’è anche un altro record: questo è stato il primo lungometraggio dedicato ai camionisti e prodotto da un’azienda di autotrasporti. L’azienda è quella dei Fratelli Adiletta di Nocera Inferiore, che hanno curato la produzione del film, ma che hanno anche aiutato la troupe, l’hanno accolta e, soprattutto, hanno fornito i camion della loro flotta.

UNA STORIA SEMPLICE

La storia è semplice. Riccardo, interpretato da Giorgio Tirabassi, è un camionista di 48 anni, con una situazione familiare difficile: si è separato dalla moglie (Simona Borioni), che è un’ex tossicodipendente, e ha una figlia di dieci anni che vive con lui e con la sua anziana mamma. Per guadagnare qualcosa di più, Riccardo a volte trasporta immigrati clandestini. Un giorno il suo boss gli chiede di prendere la piccola Maisha, una ragazzina immigrata e affetta da piccoli problemi psichici, e di tenerla per un po’ a casa sua. Riccardo obbedisce e la piccola diventa la compagna di giochi di sua figlia. Il povero camionista, però, non sa che cosa aspetta Maisha e, quando invece scopre che è destinata al traffico di organi, trova il coraggio di opporsi.

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Foto via: www.teleclubitalia.it

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