42 morti e forse 15 dispersi, un ponte crollato per l’incuria e la disattenzione di aziende importanti

15 Agosto 2018 di redazione

Il Ponte Morandi e la colpa dei camionisti 

42 morti (e forse 15 dispersi), un ponte crollato per l’incuria e la disattenzione di aziende importanti, di super esperti che “non hanno visto”, di tecnici che non hanno fatto il loro lavoro (tanto che diversi Ministri dell’attuale Governo vogliono revocare le Concessioni autostradali),  ma in molti (soprattutto quelli che non capiscono niente di ingegneri a e di ponti)  cominciano a dire che tra le tante responsabilità ci sarebbe anche quella dei camionisti che sono troppi, che sono troppo carichi, che se ne fregano (chissà di che, ma ci sta bene).

Nelle tragedie la colpa è sempre dei camionisti 

La verità vera è che ogni occasione è buona per prendersela con noi! Nessuno dice niente (nemmeno grazie) quando trova la benzina nei distributori, le merci nei supermercati, le medicine nelle farmacie, ma appena succede una tragedia sulla strada, la colpa è dei camionisti. Anche se i camionisti fanno un volo di 50 metri perché gli crolla un ponte sotto le ruote. Ma noi ci siamo abituati e non ci scuote più di tanto. A patto che adesso chi ha fatto questo casino paghi. Basta morire per colpa di chi, invece di fare i controlli, se ne va in vacanza!

Se avete testimonianze, idee, proposte, scrivete qui… pubblicheremo tutto, perché non si può morire perché qualcuno si è “dimenticato” di fare il suo dovere!

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